Corte di Giustizia Ecowas a Sierra Leone: “Le mutilazioni genitali femminili sono tortura. Fermatele”

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità oltre 230 milioni di donne e ragazze sono state sottoposte a MGF

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Speciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
27 agosto 2025

L’Alta Corte di Giustizia della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS) ha ordinato di fermare le mutilazioni genitali femminili (FGM, Female Genital Mutilation, in inglese) in Sierra Leone.

La sentenza della Corte

La mutilazione genitale femminile è una forma di tortura e la Sierra Leone deve vietarla. Questo hanno stabilito i giudici.

La Corte “Ordina alla Repubblica di Sierra Leone di prendere immediatamente misure legislative per proibire e sanzionare chi pratica l’FGM. Adotti le altre misure legislative, amministrative, sociali ed economiche che possono essere necessarie per assicurare l’eradicazione delle MGF delle donne e delle bambine”.

Lametta utilizzata per le mutilazioni genitali femminili (MGF)

Ma non è cosa facile e a breve termine. La ragione, per quanto paradossale, è che la maggioranza del Paese vuole mantenere la barbara pratica delle mutilazioni. 

Nonostante il presidente Maada Bio sia formalmente d’accordo nel vietarla, il parlamento della Sierra Leone è contrario.

Le “guardiane della tradizione”

Le maggiori oppositrici al bando delle terribili mutilazioni genitali sono i gruppi di donne delle Società di Bondo. Questi gruppi sono segreti e influenti oltre che presenti in quasi tutti i villaggi.

Spesso le donne appartenenti al gruppo vengono chiamate – e pagate – dai genitori delle giovani vittime e rapiscono le ragazze che non vogliono essere mutilate. Le affiliate a queste società segrete si ritengono le guardiane della tradizione.

Il rapimento

Anche Kadijatu Balaima Allieu è stata rapita. Lo racconta il quotidiano britannico The Guardian. Nel 2016 aveva 28 anni ed era andata a risolvere una controversia con una donna, appartenente alla Società segreta. 

Appena arrivata Kadijatu è stata rapita, picchiata, bendata e imbavagliata.

Poi, tenuta ferma da altre donne che l’hanno sottoposta con la forza a mutilazioni genitali femminili. 

Queste mutilazioni sono ritenute una iniziazione che tutte le donne devono fare, dovere che la giovane aveva saltato “insultando” la tradizione.

Allieu, è riuscita a lasciare il Paese per quattro anni. Tornata in patria, con l’aiuto di due ong, Forum contro le pratiche dannose (FAHP) e Siamo propositivi (We Are Purposeful), ha denunciato la Repubblica della Sierra Leone.

mutilazioni genitali femminili Sierra Leone
Mappa fisica della Sierra Leone

Giustizia e risarcimento

I giudici della Corte di Giustizia ECOWAS hanno ordinato un’indagine rapida ed efficace sui fatti delle FGM su Kadijatu Balaima Allieu, e vogliono che le istituzioni assicurino gli autori alla giustizia.

La Corte ha ordinato alla Repubblica della Sierra Leone anche un risarcimento finanziario per Kadijatu Balaima Allieu di 200 mila dollari (170 mila euro)

FGM, 230 milioni di torturate

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS-WHO) oltre 230 milioni di donne e ragazze sono state sottoposte a mutilazioni genitali femminili.



Le FGM sono una violazione dei diritti umani delle ragazze e delle donne. Sono praticate in 30 Paesi in Africa, Medio Oriente e Asia, soprattutto su ragazze tra l’infanzia e l’età di 15 anni.

La pratica non ha benefici per la salute per le ragazze e le donne. È sono un intervento crudele e doloroso eseguito con lamette o altri strumento i non idonei.

Può causare gravi emorragie e problemi alle vie urinarie. Possono sorgere difficoltà mestruali, infezioni, nonché complicazioni nel parto e aumento del rischio di morti neonatali.

La petizione

A Girl At A Time, organizzazione che aiuta le ragazze della Sierra Leone a vivere libere da violenza, ha pubblicato una petizione su Avaaz.

È indirizzata al presidente, Julius Maada Bio, e a tutti i deputati del parlamento della Sierra Leone:

“Siamo cittadini di tutto il mondo sconvolti dal fatto che in Sierra Leone la legge consenta la mutilazione dei genitali femminili. Chiediamo di rendere immediatamente effettiva la sentenza della Corte di giustizia della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS).

Chiediamo di rivedere la Legge del 2025 sui diritti dell’infanzia del Paese e di vietare la FGM. Proteggete le ragazze che non sono ancora state mutilate!”

Nel momento in cui scriviamo hanno aderito oltre 452.000 persone. Africa ExPress vi invita a firmare.

Sandro Pintus
sandro.p@catpress.com

X (ex Twitter):
@sand_pin
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