La guerra e il web: alla fiera della Cyber Security due mattatori, Leonardo e Israele

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Speciale per Africa ExPress
Antonio Mazzeo
20 febbraio 2024

Una delle maggiori partner mondiali delle aziende israeliane che operano nel redditizio mercato delle cyberwar e della “sicurezza” cibernetica? Ovviamente l’immancabile Leonardo SpA, la holding del complesso militare-industriale italiano a capitale pubblico.

Il 3 e 4 ottobre 2023 (un paio di giorni prima dell’attacco di Hamas e della controffensiva delle forze armate di Israele contro la popolazione palestinese di Gaza), il centro congressi “La Nuvola” di Roma ha ospitato CyberTech Europe 2023, il più grande evento europeo dedicato alla cybersecurity. Ad organizzare la kermesse, la “piattaforma di networking” Cybertech Global con la collaborazione del gruppo Leonardo e di una delle più note società di consulenza internazionale, Accenture, quartier generale a Dublino, Irlanda, e fatturati che nell’anno 2022 hanno superato 61,6 miliardi di dollari.

Sponsor della manifestazione i giganti dell’informatica e delle nuove tecnologie come Cisco ed IBM ed alcune importanti aziende internazionali produttrici di software e sistemidi sicurezza informatica: le californiane Fortinet, Palo Alto Networks e Sentinel One Inc., la giapponese Trend Micro e, dulcis in fundo, l’israeliana Check Point Software Technologies Ltd. con sede centrale a Tel Aviv e ufficio di rappresentanza a San Carlos, California.

“A CybertTech Europe vengono affrontati i temi più attuali in materia di protezione e sicurezza, con focus quali la difesa attiva e il principio di zero-trust, anche guardando al futuro con SuperTech e tecnologie di nuova generazione, come l’apprendimento automatico avanzato e l’intelligenza artificiale”, spiegano i manager di Leonardo SpA.“Vengono organizzate sessioni dedicate a specifici settori, tra cui la Sicurezza Cloud, il FinTech, lo spazio, le infrastrutture critiche, la sicurezza marittima e dei trasporti, e gli investimenti nella cybersicurezza. Vengono inoltre trattati temi quali il Quadro Strategico Europeo per la Sicurezza Informatica, l’utilizzo dell’IA nella cybersecurity e della cybersecurity nell’IA”.

Lunga la lista degli enti e delle organizzazioni internazionali che hanno preso parte ai meeting della cyber-kermesse; tra essi, la Commissione Europea, la NATO, l’Agenzia Europea per la Difesa (EDA), l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), l’Agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza Aerea (EASA), l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), l’Organizzazione europea per la Cybersicurezza (ECSO).

Nomi di rilievo pure tra i relatori e i conferenzieri di CyberTech Europe: il ministro della Difesa, Guido Crosetto; il vicepresidente della Commissione Europea, Margaritis Schinas; l’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani (già ministro della Transizione ecologica con il governo Draghi); il direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza, Bruno Frattasi; il direttore del Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI), Paolo Prinetto; l’ad di Accenture, Mauro Macchi; il direttore del Servizio della Polizia Postale,Ivano Gabrielli.

Imponente il numero di espositori negli stand allestiti all’interno del palacongressi capitolino: oltre 90 tra aziende e start up provenienti da tutto il mondo, in particolare da Israele, vero dominus di CyberTech Europe 2023.“Per l’occasione l’Ambasciata dello Stato d’Israele, Paese leader nel settore, ha organizzato un proprio padiglione, dove ha ospitato numerose start-up, tra cui figuravano imprese come AimBetter, Cinten, ItsMine, Orchestra Group, Perception Point, Rescana, Seraphic Security, Sling e Symmetrium”, si legge nel reportage pubblicato da www.shalom.it., il magazine online della Comunità ebraica di Roma.“Altre società più affermate, come Checkpoint, CyberArk, Cybergym, SentinelOne, Terafence e XM Cyber, hanno invece allestito i propri boots. La maggior parte di queste aziende sono accomunate da un innovativo uso dell’intelligenza artificiale associato alla cybersicurezza: sono infatti numerose le minacce che aziende e governi devono affrontare, a partire dal furto dei dati sensibili. Le start-up israeliane invitate in questa rassegna utilizzano le enormi potenzialità dell’IA sia per prevenire che per contrastare i numerosi attacchi hacker a cui sono soggette ormai quasi tutte gli enti pubblici e privati”.

Ad inaugurare il mega padiglione israeliano l’ambasciatore di Israele in Italia, Alon Bar.“La cooperazione tra Italia e Israele nel campo della cybersicurezza è intensa, sia a livello istituzionale che privato, e va rafforzandosi sempre più”, ha enfaticamente dichiarato il diplomatico. “Lo Stato ebraico è lieto di poter condividere la sua esperienza e le sue soluzioni più all’avanguardia con l’Italia, perché le minacce senza confine del nostro mondo interconnesso si vincono soltanto collaborando”. “Le nostre dieci startup hanno già tenuto oltre 100 meeting con realtà italiane, tra cui aziende, infrastrutture critiche, enti nel settore della sanità e molto altro ancora”, ha invece dichiarato Ophri Zohar Hadar, capo del settore Cyber, Fintech and Insurtech presso l’Israel Export Institute.

Sempre secondo l’ambasciata di Israele in Italia, nel corso delle due giornate di CyberTech Europe 2023, gli stand israeliani sono stati  visitati, tra gli altri, dall’on. Giorgio Mulè (Forza Italia), vicepresidente della Camera dei deputati ed ex sottosegretario alla difesa; dall’on. Lorenzo Guerini (Pd), presidente del Copasir (il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) ed ex ministro della difesa; dall’on. Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia), vicepresidente del Copasir; dalla vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli (Forza Italia); dal presidente della commissione Finanze della Camera dei deputati, Marco Osnato (Fratelli d’Italia); dal generale Stefano Del Col(già comandante della forza internazionale in Libano, Unifil), “in rappresentanza del Consiglio Supremo di Difesa presso il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica”.

Amir Rapaport, fondatore ed amministratore delegato di CyberTech Global

A fare da anfitrione alla kermesse romana l’imprenditore e giornalista israeliano, Amir Rapaport, fondatore ed amministratore delegato di CyberTech Global. “La sinergia tra l’ecosistema Israeliano e l’Italia è notevole e ci sono molte opportunità di collaborazione tra i due governi e tra i mercati dei due Paesi”, ha dichiarato all’inaugurazione. “Abbiamo ideato questo evento per diffondere consapevolezza e sensibilizzare sul tema della sicurezza informatica: le aziende – che siano esse grandi multinazionali, startup o enti pubblici – sono sempre più chiamate ad adottare un approccio proattivo per essere in grado di gestire attivamente e prevenire efficacemente le minacce informatiche, rimanere competitive e innovative sul mercato. Anche quest’anno, sono onorato di accogliere e ospitare sul palco gli attori più esperti nel settore della cybersecurity tra cui leader globali e decision maker, provenienti dall’Europa e da tutto il mondo, insieme ad importanti enti come la Commissione europea, la NATO, Europol, la DG Connect e altri ancora per discutere di come cambiano le esigenze di sicurezza e delle soluzioni necessarie per indirizzare le nuove sfide in continua evoluzione”.

Nato nella città di Be’er Sheva nel deserto del Negev, Amir Rapaport ha conseguito una laurea in economia presso la Ben-Gurion University of the Negev e un dottorato in Defense and Policy Studiesalla Bar Ilan University di Ramat Gan. Prima di fondare la Cybertech Global (2014) con cui organizza eventi per l’industria della cyber security da Tel Aviv a New York, da Roma a Dubai e Tokyo, Rapaport ha fatto da analista militare per alcune riviste specializzate e da Chief Military Commentator per quotidiani e periodici seguendo le operazioni delle forze armate israeliane durante la seconda guerra in Libano o nella seconda Intifada. Nel 2010 l’analista ha pubblicato il volume The IDF and the Lessons of the Second Lebanon War per conto del Begin-Sadat Center for Strategic Studies, il think tank della Bar-Ilan University finanziato anche con i fondi della NATO Mediterranean Initiative.

Amir Rapaport è anche tra i fondatori del media group Arrowmedia Israel Ltd., specializzato nella creazione e gestione di siti internet e nell’organizzazione di eventi e fiere. Arrowmedia Israel Ltd. è nota tra i vertici delle forze armate e di manager delle industrie belliche internazionali per la pubblicazione del bimestrale in lingua inglese ed ebraica Israel Defense che analizza le politiche militari-industriali di Tel Aviv e del Medio Oriente. Israel Defense cura anche un quotidiano online di informazione su difesa e sicurezza.

A margine di CyberTech Europe 2023, Amir Rapaport ha rilasciato una intervista a Formiche.net in cui ha stigmatizzato il “pericolo” russo-cinese nel cyber-spazio ed enfatizzato la necessità di un’alleanza strategica tra governi, industrie del settore e centri di ricerca universitari. “Nazioni come Stati Uniti, Regno Unito, Italia e Israele collaborano, mentre altre come la Corea del Nord, la Russia e la Cina possono essere considerate avversarie”, ha dichiarato l’analista. “La guerra cibernetica si è evoluta ben al di là degli attacchi e comprende campagne di influenza, intensificate durante la pandemia a causa del maggiore ricorso alle piattaforme digitali. La collaborazione, sia all’interno dei Paesi sia oltre i confini nazionali, è essenziale per combattere efficacemente le minacce informatiche. Gli ecosistemi, che consistono in collaborazioni tra Paesi, aziende e università, svolgono un ruolo cruciale. La condivisione delle informazioni, la promozione dei progressi tecnologici in campo informatico e la sensibilizzazione alla sicurezza informatica sono componenti fondamentali”.

CyberTech Europe 2023 è stata una vetrina di successo del modello militare-industriale-finanziario-accademico made in Israel con ministri, politici, alti ufficiali, aziende e start up alla corte di Leonardo e socie transnazionali del business cibernetico. E tutto questo quarant’otto ore prima che prendessero il via le operazioni di genocidio del popolo palestinese della Striscia di Gaza.

Antonio Mazzeo
amazzeo61@gmail.com
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3 COMMENTS

  1. Scusate ma potreste gentilmente cambiare “Roberto Cingolani (già ministro della Transizione ecologica con il governo Monti)” con governo Draghi? Ok che siete un giornale on-line, ma almeno un po’ di cultura attuale sarebbe gradita

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