![anofele Zanzara Anofele, insetto che veicola il plasmodio della malaria (Courtesy Centers for Disease Control and Prevention)](https://www.africa-express.info/wp-content/uploads/2018/11/anofele.jpg)
Speciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
Firenze, 7 ottobre 2018
La zanzara anofele, l’essere vivente che causa più morti sul pianeta, potrebbe avere i giorni contati, grazie al lavoro di un’equipe di ricercatori dell’Imperial College di Londra, guidata dallo scienziato italiano Andrea Crisanti.
![Il Plasmodium falciparum, il parassita che causa la malaria, visto al microscopio](https://www.africa-express.info/wp-content/uploads/2018/11/600px-Plasmodium_falciparum.jpg)
La sperimentazione, pubblicata da Nature Biotechnology, si basa su una mutazione genetica che porta il micidiale e fastidioso insetto, vettore utilizzato dal Plasmodium falciparum per la trasmissione della malaria, alla sua definitiva estinzione e quindi alla decisa scomparsa della malattia.
È stato un lungo lavoro durato dieci anni composto da test eseguiti con successo in laboratorio sulla specie Anopheles Meigen. I ricercatori hanno utilizzato la tecnica Crispr, modificando un singolo gene del Dna degli esemplari maschi. Attraverso il metodo “gene drive” è stato possibile rendere sterili le femmine della specie, mantenendo però la fertilità maschile.
Questa mutazione del codice genetico ha azzerato la capacità riproduttiva delle femmine che, dopo 7-11 generazioni, non sono state più in grado di riprodursi. È una tecnica innovativa molto precisa che permette di correggere uno o più geni in qualsiasi cellula.
![Zanzara Anofele, insetto che veicola il plasmodio della malaria (Courtesy Centers for Disease Control and Prevention)](https://www.africa-express.info/wp-content/uploads/2018/11/anofele.jpg)
“Abbiamo identificato il gene che ci permette di bloccare la capacità riproduttiva delle femmine – ha dichiarato Crisanti all’Agenzia Ansa – i maschi fertili lo trasmettono alla progenie e la popolazione collassa, come in una sorta di reazione a catena genetica”.
Dopo la prima lunga sperimentazione, il prossimo passo sarà testare il sistema su larga scala. Avverrà nel laboratorio del progetto “Target malaria” finanziato dalla Fondazione Bill & Melinda Gates, nel Polo di innovazione Genomica Genetica e Biotecnologia (GGB) di Terni di cui Crisanti è coordinatore per Italia e Regno Unito.
Secondo dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel “World malaria report 2017” la malattia è presente ancora in 91 Paesi. Nonostante, dal 2010, l’incidenza della malaria sia calata del 18 per cento, nel 2016 sono stati stimati 216 milioni i casi di e 445 mila decessi a livello globale.
![Mappa della malaria in Africa sub-sahariana. In rosso le aree maggiormente colpite (Courtesy Malaria Atlas Project)](https://www.africa-express.info/wp-content/uploads/2018/11/malariamap.jpg)
Il continente maggiormente colpito è l’Africa sub-sahariana con 407 mila morti. La nazione africana con il numero più alto di decessi è la Nigeria (24 per cento dei casi) seguito dalla Repubblica Democratica del Congo (20 per cento) e dal Burkina Faso (11 per cento). Il 70 per cento dei morti, secondo la Fondazione Bill & Melinda Gates, sono bambini sotto i cinque anni.
Sandro Pintus
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Crediti immagini:
– Plasmodium falciparum
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– Zanzara Anofele
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– Mappa della malaria
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