Salta su una mina un camion militare in Mali: morto un mercenario russo

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Africa ExPress
21 aprile 2022

Durante una nuova operazione anti-terrorismo nel centro del Mali, nella regione di Mopti, una vettura sulla quale viaggiavano militari maliani in compagnia di mercenari russi, è esplosa dopo aver urtato un ordigno artigianale.

Secondo quanto riportano Radio France Internationale e VOA, l’incidente sarebbe accaduto vicino a Hombori, quasi certamente provocato dal raggruppamento jihadista Gruppo di sostegno dell’Islam e dei musulmani, in quanto rientra nel loro modus operandi. L’attacco avrebbe causato la morte di un russo, deceduto durante il trasporto verso l’ospedale di Sévaré.

Eppure il governo di transizione di Bamako ha sempre negato la presenza di mercenari russi sul proprio territorio. Finora la giunta militare, presieduta da Assimi Goïta, ha solamente parlato di “addestratori russi” per la formazione delle truppe.

Infatti, proprio per la presenza dei russi, Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, ha fatto sapere una decina di giorni fa che l’UE sospenderà parte dei suoi programmi di addestramento (EUTM) in Mali, perchè teme interferenze da parte dei contractor russi.

Il governo di Bamako non ha fornito garanzie sufficienti in tal senso. Del resto tali progetti sono stati interrotti dalla fine dello scorso anno anche nella Repubblica Centrafricana, dove la presenza di Mosca e dei mercenari di Wagner è massiccia dal 2018.

Alcune fonti locali hanno detto che i militari maliani, insieme ai russi, avrebbero fatto irruzione nel mercato settimanale di Hombori, poco distante dal luogo dove è avvenuta l’esplosione. Avrebbero sparato diversi colpi di fucile, provocando la morte e il ferimento di alcune persone. Altre sarebbero state arrestate. Informazioni dettagliate da fonti ufficiali non sono state ancora rese pubbliche.

MINUSMA, la missione di pace dell’ONU in Mali, ha però pubblicato ieri sul suo account Twitter di essere preoccupata per le segnalazioni di presunte violazioni dei diritti umani commesse martedì al mercato settimanale di Hombori dalle forze armate maliane; è probabile che i soldati di Bamako siano stati accompagnati da un gruppo di militari stranieri.

La Russia ha sempre negato ogni responsabilità per le azioni di Wagner, dicendo che sono privati e niente hanno a che fare con Mosca. Eppure da qualche anno nei conflitti che si combattono nelle zone calde del mondo è presente il Wagner Group, un’organizzazione di mercenari dell’ex impero sovietico. I suoi paramilitari hanno giocato un ruolo strategico nell’Ucraina orientale (soprattutto quando la Crimea è stata invasa dalle truppe russe nel 2014) e in Siria, a difesa del dittatore Bashar al-Assad).

Ora non si può davvero escludere che gli sfrontati uomini di Wagner non stiano combattendo insieme ai russi in Ucraina. Perché altrimenti parecchi  mercenari sarebbero allora stati richiamati dalle loro attuali destinazioni in Africa, come ha confermato il comandante di AFRICOM Stephen Townsend, riportato in un articolo di Africa ExPress ? (https://www.africa-express.info/2022/03/28/mosca-richiama-dallafrica-i-mercenari-della-wagner-spediti-a-combattere-in-ucraina-in-appoggio-alle-forze-russe/)

Anche il quotidiano francese Le Monde, in un suo articolo del 15 aprile 2022, ha scritto: “Non si può escludere che i mercenari di Wagner siano stati coinvolti nel massacro di decine di civili a Buča, un sobborgo di Kiev”.

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