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15 November 2013
The Tigray People’s Democratic Movement (TPDM, known by its Tigrinya accornym De.M.H.T.) is one of half a dozen Ethiopian opposition groups stationed in Eritrea whose mission statement appears to have changed from bringing change to Ethiopia to fighting change in Eritrea by being President Isaias Afwerki’s last enforcement unit.
SPECIAL ERITREA/A Mercenary Army: Isaias Afwerki’s Last Stand
Arabia Saudita: retate di immigrati dall’Etiopia, 23 mila devono tornare a casa
NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE
Cornelia I. Toelgyes
15 novembre 2013
Giorni colmi di violenza per gli immigrati senza permesso di soggiorno in Arabia Saudita. Come spesso accade, i più colpiti, anche questa volta, coloro che provengono dall’Africa Sub-Sahariana. La rabbia delle forze dell’ordine si è scatenata soprattutto contro gli etiopi, molti dei quali senza in regolare permesso di lavoro. Ci sono state razzie, disordini, proteste e violenze generalizzate in molte città.
Al tribunale internazionale i testimoni contro il vicepresidente keniota William Ruto si ritirano dal processo
Massimo A. Alberizzi
14 novembre 2013
I diplomatici e gli osservatori a Nairobi l’avevano previsto all’inizio dell’anno, poco dopo l’elezione rispettivamente alla presidenza del Kenya di Uhuru Kenyatta e alla vicepresidenza, di William Ruro: “Il processo davanti alla Corte Penale Internazionale dell’Aja nei loro confronti finirà in niente – ammonivano – . I testi saranno comprati o, peggio, terrorizzati”. Le previsioni si stanno avverando.
Un ciclone colpisce il nord della Somalia. Si temono 400 morti, centinaia i dispersi
Massimo A. Alberizzi
14 novembre 2013
Non è solo Filippine. Un violento ciclone ha investito il Puntland, la regione autonoma del nord della Somalia, con conseguenza disastrose. Si teme che il numero dei morti – secondo l’agenzia Garoe on line – possa raggiungere e superare quota 400. I dispersi sono centinaia.
DOSSIER ERITREA/Oltre 700 richieste di visto giacciono all’ambasciata italiana in Etiopia
Massimo A. Alberizzi
4 novembre 2013
All’ambasciata italiana di Addis Abeba sono il giacenza in questo momento più o meno 700 richieste di visto. Si tratta per lo più di domande avanzate da cittadini eritrei che – in fuga dall’inferno del loro Paese – vorrebbero venire in Europa. Pochi, pochissimi, avranno il visto. Le consegne che arrivano da Roma sono ferree. Non si passa. I più informati sanno già quello che accadrà: la maggior parte di questi profughi scapperà verso la Libia e poi cercherà di imbarcarsi da qualche porto per attraversare il Mediterraneo e arrivare in Italia. E se ci sarà un’altra tragedia qualcuno fingerà ancora di piangere.
SPECIAL ERITREA/Story of Robiel, escaped from his lovely country only with a small plastic bag full of deams, drowned in the Channel
SPECIAL FOR AFEX
Cornelia I. Tolgyes
Dear all. My name is Robiel, well, it was my name. Now I’m dead, drowned near Calais (France). Now I tell you my story. I am born 25 years ago in Eritrea. I’m the oldest of 3 children. My sister is 21. She lives now in Israel after being kidnapped in the Sinai. Now she is fine. My little brother, instead, is quite blind on one eye for a stupid accident. That’s one of the reasons why I escaped from my country. I wanted to help him, but also to avoid our terrible military service.
Guinea Equatoriale, Teodorino comprava i cimeli di Michel Jackson con i soldi di Roberto Berardi, l’italiano che ha poi sbattuto in galera
Massimo A. Alberizzi
13 novembre 2013
Roberto Berardi, l’imprenditore italiano detenuto da gennaio in una fetida galera della Guinea Equatoriale accusato di aver sottratto denaro alla società di costruzioni Eloba, che aveva costituito assieme a Teodorin Obiang Nguema Mangue, vicepresidente del Paese e figlio del presidente della Repubblica, Teodoro Obiang Nguema Mbasongo, è in gravi condizioni di salute.
La tragica e incredibile odissea di un italiano, abbandonato in una lurida galera della Guinea Equatoriale
Massimo A. Alberizzi
10 novembre 2013
Roberto Berardi imprenditore italiano, 48 anni, da gennaio è rinchiuso in una galera della Guinea Equatoriale, uno dei Paesi più repressivi del mondo, dove, circondato da assassini, ladri e banditi di ogni genere, langue in isolamento. Nessuno può andarlo a trovare, neppure i diplomatici italiani. La sua colpa? Avere cercato di capire come mai dalla società edile, che aveva costituito assieme al vicepresidente e figlio del presidente del Paese, era sparito del denaro. Da vittima di una malversazione è diventato, per la corrotta giustizia equatoguineana, carnefice. Ora Berardi, rinchiuso in una galera lurida e raccapricciante, sta vivendo una storia terribile.
Aiuti all’Africa: ascoltate prima di agire – Ernesto Sirolli: Want to help someone? Shut up and listen!
Ernesto Sirolli
11 novembre 2013
Pubblichiamo un interessante intervento di Ernesto Sirolli sulla sostenibilità e gli aiuti umanitari. Sirolli è certamente un “non allineato”. Le sue critiche al modo di gestire gli aiuti umanitari sono pesanti ma spesso centrate. Parte dalla considerazione che quando molti volontari sentono di un problema che possono risolvere, si mettono al lavoro carichi di entusiasmo e di buone intenzioni. Ma non è sufficiente.
Prostituzione, contrabbando, e truffa “four one nine”: banda di nigeriani sgominata in Spagna
Massimo A. Alberizzi
11 novembre 2013
Adescate con l’illusione di un buon lavoro in Spagna e invece destinate al giro delle prostitute. Un gruppo di donne nigeriane sono state liberate dalla polizia. Venticinque persone (di cui otto illegalmente in Europa) sono state arrestate con l’accusa di avere ridotto le poverette in schiavitù. Le giovani donne, cinque, dall’Africa erano state imbarcate su un cargo con destinazione l’America Latina.
