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Congo-K, si firma la pace ma continua la guerra

Africa ExPress 14 dicembre 2025 Solo poco più di...

Due serate della cucina italiana a Mogadiscio

Africa ExPress Mogadisco, 11 dicembre 2025 Visto il successo...

Ma l’America è sempre antinazista e antifascista?

Speciale per Africa ExPress Giovanni La Torre 11 dicembre...
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Dall’Angola, dallo Zimbabwe e dal Congo in Namibia: la grama vita degli immigrati che fuggono dall’Africa in Africa

Dal Nostro Inviato Speciale
Massimo A. Alberizzi
Swakopmund (Namibia), dicembre 2013

Gli africani scappano dai loro Paesi quando sono governati da regimi autoritari, repressivi e corrotti. Un miscuglio esplosivo che provoca povertà endemica e mancanza di prospettive per il futuro. Esempio classico è l’Eritrea, dove un dittatore megalomane che aveva promesso ai suoi concittadini libertà e prosperità si è invece affrettato a trasformare i suoi concittadini in sudditi prigionieri affamati in un campo di concentramento i cui confini coincidono con quelli dello Stato.

A Dar Es Salaam parlamentari di Africa, Europa, Asia e Medio Oriente parlano di energia rinnovabile: una sfida a povertà, sviluppo e salvaguardia del clima

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Nostro Servizio Particolare
Cornelia I. Tolgyes
13 dicembre 2013
Il britannico Graham Watson, presidente del “Parlamento del clima”, una rete internazionale di legislatori con il compito di controllare i cambiamenti climatici, sostiene che l’energia rinnovabile è una soluzione chiave per tutti quei cittadini che vivono in zone disagiate o povere, riduce, inoltre, enormemente l’emissione di anidride carbonica, mitigando così i cambiamenti climatici, ed infine incrementa la sicurezza energetica di una nazione.

Dittatori e saccheggiatori alla commemorazione di Nelson Mandela: Obiang e Mugabe sulla tribuna ma gli eritrei non si sono fatti vedere

Dal Nostro Inviato Speciale
Massimo A. Alberizzi
Johannesburg, 12 dicembre 2013
In questi giorni la stampa si s sbizzarrita a raccontare tutto sulle celebrazioni per la morte di Mandela. Sappiamo chi era presente, il contenuto dei discorsi dei sei oratori (con Barak Obama che ha definito l’ex presidente sudafricano “Gigante della Storia”), le strette di mano tra leader che notoriamente non si amano, le lacrime delle celebrità.

Operazione Mare Nostrum: guerra dell’Italia e della NATO ai migranti e alle migrazioni

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Nostro Servizio Particolare
Antonio Mazzeo
10 dicembre 2013
Un’azione di guerra dove nulla è stato lasciato al caso. Dal nome, Operazione Mare Nostrum, a indicare la piena sovranità su uno specchio d’acqua frontiera Nord-Sud, muro invalicabile per la moltitudine di diseredati in fuga da sanguinosi conflitti e inauditi ecocidi. Il Comando operativo, poi, assegnato al Capo di Stato Maggiore della Marina militare. E i mezzi aeronavali impiegati: cacciabombardieri, elicotteri da combattimento, navi da sbarco, fregate, sommergibili e, a bordo, i reparti d’élite delle forze armate.

The government of Kenya wants to gag the press

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Nairobi, December the 7th 2013
STATEMENT ON PRESIDENT UHURU KENYATTA & DEPUTY PRESIDENT WILLIAM RUTO’S CONTEMPTIOUS ATTITUDE TOWARDS THE MEDIA

The repeated reference by President Uhuru Kenyatta and Deputy President William Ruto of newspaper print, as “worth nothing but paper with which to wrap meat the following day”, is unfortunate and unpalatable. It not only confirms the contemptuous attitude of our leaders towards the media, but also threatens to make inept Jubilee Government’s own resolve of creating job opportunities for our upcoming young professionals.

Un rapporto sulle tragiche verità in Sinai: rapimenti, maltrattamenti, torture e se la famiglia non paga il riscatto, la morte. Ma l’Eritrea continua a negare

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Nostro Servizio Particolare
Cornelia I. Toelgyes
7 dicembre 2013
Si sa da anni. Se ne parla poco, eppure Wikipedia dedica un dossier ai prigionieri nel Sinai. Per i potenti della terra, che ne sono perfettamente al corrente, era solo un piccolo problema collaterale in mezzo a tanti altri. Giovedì scorso, 4 dicembre 2013 Meron Estefanos, giornalista ed attivista per i diritti umani, di origini eritree, residente in Svezia, Miijam van Reisen e Conny Rijken dell’università di Tillburg (Olanda), hanno presentato al Parlamento Europeo un loro rapporto sulla situazione nella penisola.

Amnesty International si inchina a Nelson Mandela

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7 dicembre 2013
La morte di Nelson Mandela non è una perdita solo per il Sudafrica. Lo è per tutte le persone che in ogni parte del mondo stanno lottando per la libertà, la giustizia e la fine della discriminazione. “Nelson Mandela è stato un leader mondiale che ha rifiutato di accettare l’ingiustizia. Il suo coraggio ha contribuito a cambiare il mondo intero. La sua perdita lascia un vuoto immenso, non solo in Sudafrica ma in tutto il mondo”, ha dichiarato Salil Shetty, segretario generale di Amnesty International. “Il suo impegno per i diritti umani è stato riflesso nella sua instancabile determinazione a sconfiggere la disuguaglianza razziale durante l’apartheid, seguita dalla sua azione di vitale importanza per combattere l’Hiv/Aids in Sudafrica. La sua eredità, in tutta l’Africa e nel mondo, resterà intatta per generazioni”.

Tecnico italiano sequestrato in Nigeria. Non si sa ancora se sia un rapimento politico o criminale

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6 dicembre 2013
Se è nelle mani di una banda criminale e c’è qualcuno che paga, Marcello Rizzo, il cinquantacinquenne tecnico italiano sequestrato in Nigeria, sarà libero presto. Se invece a rapirlo è stato qualche banda politicamente motivata, i tempi saranno più lunghi. Nel primo caso, infatti, è abbastanza semplice reperire i soldi necessari. Più difficile il secondo caso, dove occorre dare garanzie politiche, che pi, alla fine si possono raccogliere in una richiesta: ridistribuire alla popolazione il denaro delle royalty del petrolio che oggi vanno a finire nelle tasche di poche famiglie.

Alganesh Fessaha eroina dell’Eritrea naturalizzata milanese premiata con l’Ambrogino d’Oro

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NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE
Aldo Kaplan
Milano, 6 dicembre 2013
Gandhi ha vinto l’Ambrogino d’oro. La massima benemerenza civica milanese, quest’anno verrà assegnata dalla città a una donna eritrea. Si tratta di Alganesh Fessaha, responsabile dell’ong Gandhi, asmarina e da anni cittadina milanese, italiana e del mondo, che presta aiuto in Italia, a Lampedusa, come in Africa e in Medio Oriente ai profughi provenienti dal Corno d’Africa.

Mandela: una presenza che emanava autorità, dignità, grandezza e un fascino profondo

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Speciale per Africa Express
Marcello Ricoveri*
Windhoek, 6 dicembre 2013

E’ difficile , oggi, ricordare….E’ passato tanto tempo. Ricordare i giorni in cui dalla mia finestra di Cliffton guardavo l’oceano e, laggiù, all’orizzonte Robben Island dove sapevo viveva Nelson Mandela, prigioniero. Ricordare il giorno a Roma quando tutte le televisioni trasmisero la prima “passeggiata” di Nelson Mandela , uscito di galera, con Winnie, mano nella mano, tra due ali di folla impazzita dalla gioia….E noi attoniti, davanti a questo spettacolo insperato, tante volte sognato con il cuore gonfio di gioia, e gli occhi pieni di lacrime… Come ora, come stanotte, quando abbiamo saputo che il suo grande cuore non batteva più.