Tre anni fa si concludeva la prigionia di Silvia Romano in Somalia: ma i tanti misteri di quel rapimento anomalo restano

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Africa ExPress
Milano, 10 maggio 2023

Tre anni fa, il 10 maggio 2020, Silvia Romano, la ragazza rapita in Kenya nel novembre 2018 e portata in Somalia, ritornava casa a Milano, rilasciata dai suoi rapitori qualche giorno prima.

Sul rapimento di Silvia, Africa Express aveva potuto realizzare diverse inchieste e reportage resi possibili dal finanziamento dei nostri lettori. Pochi mesi dopo, la trasmissione televisiva Le Iene aveva mandato in onda ben quattro puntate in cui aveva dimostrato un coinvolgimento dei servizi segreti. Erano a conoscenza che quello scritto nelle cronache era solo una piccola parte di quanto era emerso sul rapimento.

Silvia รจ rientrata in Italia musulmana convinta. Ha sposato un amico che conosceva prima del rapimento e, guarda caso, convertito all’islam. E ha un bambino. Non abita piรน a Milano ma si รจ trasferita poco lontano.

Ma al di lร  dei suoi fatti personali, che riguardano solo lei, quello che interessa sapere cosa si nasconde dietro quel rapimento, perchรฉ i servizi segreti italiano hanno avuto un ruolo non solo investigativo, quali interessi hanno voluto difendere e, soprattutto, perchรฉ nessuno ha voluto rispondere alle domande poste da Africa ExPress e dalle Iene.

Riproponiamo qui l’articolo che abbiamo pubblicato in occasione della liberazione di Silva Romano tre anni fa.

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Il capo del commando che ha rapito Silvia
arrestato ma รจ tornato in libertร 

Speciale per Africa ExPress
Massimo A. Alberizzi
9 maggio 2020

Silvia e libera e oggi pomeriggio sarร  in Italia. Altro che una ragazzina. Silvia รจ una grande donna a giudicare dalle prime parole: “Ho stretto i denti e ho resistito”. In attesa di conoscere i dettagli della sua liberazione cerchiamo di capire cosa c’รจ dietro il suo sequestro.

Una cosa รจ certa: Ibrahim Adhan Omar, Moses Luari Chende e Abdulla Gababa Wario fanno parte del commando che il 20 novembre 2018 ha rapito Silvia Romano nel povero villaggio di Chakama, in Kenya a un centinaio di chilometri da Malindi. Con loro altre quattro o cinque persone da allora irreperibili. Balordi Moses e Abdulla, capobanda invece Ibrahim Adhan Omar che avrebbe pianificato lโ€™assalto e il rapimento.

Lโ€™unico veramente pericoloso, Ibrahim รจ stato arrestato a metร  dicembre 2018 in un villaggio vicino Garissa. Nel suo covo i poliziotti hanno trovato un kalashnikov e un paio di casse di munizioni. Non รจ riuscito a dare una spiegazione plausibile ed รจ stato arrestato. Le prime indagini hanno appurato che era un cittadino somalo che aveva ottenuto i documenti kenioti corrompendo la commissione preposta a concedere naturalizzazioni e cittadinanze.

Silvia con la sua amica Alice

Nonostante un cospicuo ย curriculum pieno di reati di tutto rispetto, in galera cโ€™รจ rimasto poco: infatti dopo aver pagato una cauzione pari a 25 mila euro (una cifra esorbitante da quelle parti) รจ stato rilasciato. Ha partecipato a unโ€™udienza del processo e poi รจ sparito.

La decisione della Corte del tribunale di Malindi e della giudice Julie Oseko di concedere la libertร  su cauzione era stata criticata duramente dalla rappresentante della pubblica accusa, Alice Mathagani, e dal capo della polizia, incaricato delle indagini, Peter Gachaja Murithi, che in un colloquio con ย Africa ExPress avevano esclamato quasi allโ€™unisono: โ€œMa รจ una violazione della legge concedere la possibilitร  di pagare e uscire di galera. Lโ€™incriminazione รจ troppo grave e non permette una scappatoia di questo genereโ€.

Infatti una volta fuori di galera Ibrahim aveva fatto perdere le sue tracce. Peter Gachaja, aveva sommessamente avanzato lโ€™ipotesi che lโ€™accusato potesse essere stato ucciso per non farlo parlare e raccontare i dettagli del rapimento. Dal canto suo Alice Mathagani aveva definito il sequestro โ€œsu commissioneโ€. ย A tuttโ€™oggi di lui non si sa piรน nulla.

Silvia e la sua amica del cuore Alice in piscina a Milano nell’estate del 2017

Anche la fedina penale di Moses Luari Chende รจ di tutto rispetto. Era stato trovato con le mani nel sacco con una banda di bracconieri a caccia di elefanti. Probabilmente per questo รจ stato arruolato dai rapitori. Lui conosce molto bene i territori che sono a cavallo tra la Somalia e il Kenya e si muove come un pesce nellโ€™acqua nellโ€™impenetrabile foresta di Boni che รจ al confine tra i due Paesi e dove รจ stata portata Silvia subito dopo il rapimento. Per i suoi servigi Moses avrebbe dovuto essere ricompensato con 100 mila scellini, piรน o meno 900 euro ma invece gli altri banditi, la notte del rapimento, lโ€™avevano abbandonato nelle foresta con un โ€œCi vediamo domaniโ€ e invece erano spariti. Questo racconto lโ€™ha fatto alla polizia quando a metร  dicembre era stato catturato e gettato in guardina. Anche lui ha pagato la cauzione (sempre 25 mila euro), รจ tornato in libertร , ma a differenza di Ibrahim non รจ scappato. โ€œLโ€™abbiamo messo sotto torchio โ€“ avevano raccontato alla polizia โ€“ ma non ci ha raccontato nullaโ€.

Il terzo uomo Abdulla Gababa Wario, sembra invece sia stato arruolato come pura manovalanza. Conosciuto dalla polizia keniota per piccoli furti e altri reati รจ lโ€™unico che non รจ riuscito a trovare un amico pronto a pagare la cauzione. E cosรฌ รจ rimasto in galera tutto il tempo senza riuscire neanche a spiegare perchรฉ faceva parte del commando.

Durante lโ€™inchiesta svolta da Africa ExPress (resa possibile dal determinante aiuto finanziario dei nostri lettori) e dal Fatto Quotidiano erano emerse due tesi sulla sorte di Silvia: quella catastrofista dellโ€™esercito secondo cui la ragazza era morta e cโ€™era da mettersi lโ€™animo in pace e quella degli inquirenti, la pubblica accusa e la polizia, che non hanno mai smesso di pensare che Silvia fosse viva.

Secondo la loro opinione subito dopo il rapimento la volontaria di Africa Milele รจ stata tenuta prigioniera in Kenya. Le frontiere erano sigillate. Quando la sorveglianza si รจ allentata รจ stata trasferita in Somalia a un primo gruppo ma รจ rimasta nel sud dellโ€™ex colonia italiana. Solo piรน tardi รจ stata portata verso Mogadiscio, nella zona della cittร  portuale di Merca. Ed รจ lรฌ che turchi e somali lโ€™hanno trovata.

Massimo A. Alberizzi
massimo.alberizzi@gmail.com
twitter @malberizzi

N.B. Le foto pubblicate in quest’articolo erano conservate nell’archivio di Africa ExPress. Non le abbiamo pubblicate prima proprio per rispetto a Silvia e per evitare che qualcuno potesse usarle per qualche secondo recondito fine. Ora sono sul nostro sito visibili a tuttiย 

4 COMMENTS

  1. Buongiorno,le domande sono tante ma chiedo perchรฉ si รจ convertirร  all’islam proprio durante il rapimento?
    Silvia vive ancora in Italia?
    Grazie Donatella

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