La scure di Trump si abbatte anche sui suoi fan

Washington applica il massimo di dazi (50 per cento) al piccolo regno africano del Lesotho dove vengono fabbricate le magliette di un brand famoso, vendute nei golf club di Donald Trump. Il mese scorso il taycoon aveva dichiarato di non sapere nemmeno dove si trovasse questo Paese: “Nessuno ne hai mai sentito parlare”, aveva detto

0
1170

Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
4 aprile 2025

Il mese scorso il presidente USA, Donald Trump, aveva descritto il Lesotho come un Paese del quale “Nessuno hai mai sentito parlare”. Ora il piccolo Regno è stato nuovamente preso di mira da Washington. Il Paese è destinatario di un dazio commerciale del 50 per cento, il più alto della lunga lista dei governi presi di mira dalla nuova amministrazione.

Quindi da oggi, tutte le merci provenienti dal Lesotho pagheranno all’ingresso in America una tassa piuttosto alta che poi sarà caricata sul consumatore finale. Tra queste le magliette utilizzate dai fan di Trump sui campi dal golf.

Gli stabilimenti del Regno hanno avuto commesse anche per brand famosi, come i jeans Levi’s. Hanno anche prodotto le magliette per la Greg Norman Collection. Fondata nel 1992, l’azienda è leader nella commercializzazione di abbigliamento ispirato al golf e la sua collaborazione con i Trump Golf Club è di lunga data.

Economisti avvertono

Secondo alcuni economisti, i nuovi dazi sono come una condanna “a morte” economica per il Paese, già colpito dai recenti tagli dei finanziamenti USA.

Stabilimento tessile nel LesothoL’export verso gli Stati Uniti – per lo più diamanti e prodotti tessili – nel 2024 ammontava a 237milioni di dollari, ossia oltre il 10 per cento del PIL del Lesotho.

Fine di AGOA

Dunque le nuove misure introdotte da Washington significano la fine di African Growth and Opportunity Act (Agoa). Un piano commerciale che permetteva ai Paesi africani ritenuti idonei di inviare determinate merci negli Stati Uniti senza pagare le tasse. Tra questi anche il Lesotho, le cui fabbriche tessili hanno creato molti posti di lavoro negli ultimi anni.

Il piccolo Regno, ha un prodotto interno lordo che supera di poco i due miliardi di dollari, è dunque tra i Paesi economicamente meno sviluppati al mondo. E’ una enclave del Sudafrica e la sua economia dipende per lo più da Pretoria. Gran parte dei lesothiani lavora nelle miniere sudafricane.

Le risorse del Paese sono poche a causa dell’ambiente ostile dell’altopiano e dello spazio agricolo limitato nelle pianure. La maggiore ricchezza è l’acqua – chiamata localmente “oro bianco” – che viene esportato in Sudafrica. Anche l’export di diamanti contribuisce al PIL.

Il Lesotho, che in bantu significa: il popolo che parla la lingua sothu, è conosciuto anche come il regno del cielo. E’ una monarchia parlamentare e i rapporti tra il re Letsie III, i partiti e l’esercito sono fragili, ma stabili. Il Paese conta 2,3 milioni di abitanti, è un ex protettorato britannico, che ha ottenuto l’indipendenza nel 1996.

Tra i Paesi più colpiti da HIV

Nel Regno il tasso di propagazione del virus HIV è uno tra i più alti al mondo. Inoltre, è tra i Paesi africani con il maggiore numero di suicidi e omicidi.

Cornelia Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
X: @cotoelgyes
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Vuoi contattare Africa ExPress? Manda un messaggio WhatsApp con il tuo nome e la tua regione (o Paese) di residenza ai numeri
+39 345 211 73 43 oppure +39 377 090 5761

Ci si può abbonare gratuitamente ad Africa Express sulla piattaforma Telegram al canale https://t.me/africaexpress
e sul canale Whatsap https://whatsapp.com/channel/0029VagSMO8Id7nLfglkas1R

Orma enorme scoperta nel Lesotho conferma che i dinosauri carnivori vivevano in Sudafrica

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here