I runner dell’Africa conquistano la Grande Mela: nulla da fare per il resto del mondo alla maratona di New York

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Dal Nostro Corrispondente Sportivo
Costantino Muscau
7 novembre 2022

Un collaudato kenyano, con molta Italia, nella maratona maschile. Una “super sorprendente” kenyana, con un altro po’ di Italia, in quella femminile.

La sfida del resto del mondo contro l’Africa è fallita. Anche quest’anno, la maratona più celebre del mondo, quella che si corre lungo i ponti e le strade di New York, è stata conquistata dai runners del Continente Nero. Del Kenya, in particolare, che messo a segno l’ennesima doppietta. Verrebbe da ripetere che a Nairobi e dintorni sono proprio golosi della (Grande) Mela…

Maratona di New York 2022: Medaglia d’oro per due kenyoti, Evans Chebet e Sharon Lokedi

Per 35 km il brasiliano Daniel Ferreira do Nascimiento, 24 anni, domenica 6 novembre, alla 51° edizione della TCS NEW YORK CITY MARATHON, ha dato l’illusione di interrompere un dominio africano che dura ininterrottamente dal 2010 nella gara maschile. Dal 2009 anche in quella femminile, con una sola interruzione, nel 2017.

Il giovane, che è primatista sudamericano della corsa, si è lanciato in una solitaria, folle impresa, arrivando a staccare il gruppo degli inseguitori di 2 minuti. Poi a un tratto ha cominciato a barcollare, si è fermato al bagno, si è ripreso, ma poco dopo, al km 32, è letteralmente crollato, disfatto dai crampi e dalla fatica.

Mentre lo sventurato brasiliano veniva soccorso da panzuti agenti di polizia (dalla taglia molto poco atletica), gli è passato vicino il più saggio ed esperto Evans Chiplagat Chebet. Il 33 anni kenyano lo stava tenendo d’occhio, non correva lì per caso. Anche lui si è accasciato, ma al traguardo, da vincitore dopo gli ultimi 8 km e 195 metri, concludendo la maratona in 2h08’41” (e con 100 mila dollari in saccoccia).

Chebet, con le sue scarpette rosa shocking difficili da occultare, ha così portato a casa un’altra vittoria sensazionale dopo quella di Boston nell’aprile scorso. Lo attendevano, braccia aperte, due nostri connazionali: il suo manager, Gianni De Madonna e l’allenatore Claudio Berardelli. L’unico maratoneta ad aver insidiato il successo di Chebet è stato l’etiope Shura Kitata, 26 anni, (a lui 60 mila dollari) che, con il suo incedere un po’ (senza offesa) sgraziato nel 2017 si era aggiudicato le maratone di Roma e Francoforte e nel 2020 quella di Londra.

Terzo, uno che veste la maglia olandese, ma realtà africano con un passato drammatico: Abdi Nageeye, 33 anni, di origine somala, fantastico argento ai Giochi Olimpici di Tokyo.

Rifugiato all’età di 6 anni nei Paesi Bassi con un fratello, dopo 3 anni, sempre col fratello, Abdi finì in Siria, poi di nuovo in Somalia dai genitori, ma alla fine decise di rientrare in Olanda, dove venne adottato. E lì si fermò. Lo scorso anno a New York giunse quinto, quest’anno ci ha riprovato ed è arrivato terzo (per lui 40 mila dollari di premio). Abdi è uno tosto e intelligente: parla il somalo, l’olandese, l’arabo, l’inglese l’amarico!

La super sorpresa è venuta dall’esordiente sulla distanza Sharon Lokedi, 28 anni, in 2h23’23”, davanti all’israeliana Lonah Chemtai Salpeter, superata negli ultimi chilometri e seconda a 7″ dalla vincitrice.

Sharon, prima di 4 sorelle, dalla terra natia nel 2007 è stata ingaggiata dall’università del Kansas, dove ha studiato infermieristica ed economia e dove si è affermata nelle gare di cross country e sui 5-10 mila metri.

Guidata da un manager italiano, domenica 6 novembre a New York ha combattuto nella prima maratone della vita: “Prima volta, primo posto” ha commentato il sito OLYMPICS.COM

Lonah, medaglia d’argento, pure lei viene dal Kenya dove è nata 33 anni fa. Giunta in Israele per fare la bambinaia nel 2008, ha trovato marito e successo https://www.africa-express.info/2022/07/19/marinava-la-scuola-per-non-partecipare-alle-gare-di-corsa-ora-unetiope-vince-la-medaglia-doro-ai-mondiali-di-atletica/

La vittoria di Sharon nell’ultima delle sei più importanti maratone dell’anno (le cosiddette World Majors) è ancor più sorprendente se si considera che ha dato 16 secondi di distacco alla terza classificata; l’etiope Gotytom Gebreslase, 27 anni, campionessa del mondo. La 51° edizione di questa competizione è tornata ai vecchi fasti, dopo la sospensione del 2020 e la riduzione del 2021.

51° edizione della TCS NEW YORK CITY MARATHON

Si sono registrate circa 50.000 mila persone, con 2 milioni di spettatori. Tra i corridori ben 2222 italiani, la nazione più numerosa dopo gli Usa. L’unico italiano professionista in gara – è doveroso rendergli omaggio – era l’ingegnere pisano, Daniele Meucci, 37 anni, campione europeo nel 2014, giunto ottavo, a soli due secondi da un mostro come Albert Korir, 28 anni, vittorioso lo scorso anno alla Grande Mela. Kenyano, ovviamente, per chi se lo fosse dimenticato.

Costantino Muscau
muskost@gmail.com
©RIPRODUZIONE RISERVATA

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