Africa ExPress
Kampala, 22 agosto 2025
Dopo svariate conferme e smentite nei giorni scorsi, ieri il governo di Kampala ha confermato di aver concluso un accordo con Washington per accogliere un numero ancora imprecisato di rifugiati originari da Paesi terzi ai quali l’amministrazione Trump non intende concedere asilo negli Stati Uniti.
Il governo USA รจ riuscito a strappare unโintesa simile anche allโHonduras, Paese nellโAmerica centrale.
Accordi con i regimi di Kagame e Museveni
Giร a giugno ilย Ruanda aveva dato il suo consenso al trasferimento di 250 richiedenti asilo dagli USA. La notizia รจ stata perรฒ resa pubblica solamente a agosto. E sulla scia del regime di Paul Kagame ora anche quello di Yoweri Museveni รจ disponibile a accogliere rifugiati africani e asiatici non graditi da Washington.

Bagiire Vincent Walswa, segretario permanente del ministero degli Esteri di Kampala, ha confermato che nellโambito della cooperazione tra gli Stati Uniti e il suo Paese รจ stato concluso un accordo per lโesame di richieste di protezione.
Walswa ha poi sottolineato che si tratta di una misura temporanea, molti dettagli dovranno ancora essere definiti. โSaranno comunque esclusi dallโintesa persone con precedenti penali e minori non accompagnati. Sarebbe inoltre preferibile che vengano trasferite qui persone originari di Paesi africaniโ, ha poi concluso.
Recentemente lโamministrazione di Donald Trump รจ riuscita a convincere il Sud Sudan ed eSwatini (ex Swaziland) a accettare il trasferimento di galeotti stranieri, condannati negli Stati Uniti.
Yoweri Museveni, che compie 81 anni il mese prossimo, รจ al potere dal 1986 e a fine giugno ha annunciato la sua ricandidatura alle prossime presidenziali che si terranno a gennaio 2026.
Dirige lโUganda con pugno di ferro da quasi quarantโanni, grazie a modifiche apportate alla Costituzione. La prima รจ del 2005 e riguarda il limite dei mandati, mentre nella seconda del 2017 รจ stata cambiata lโetร dei candidati alla presidenza. Dunque via libera a Museveni per salire โsul tronoโ della presidenza per la settima volta.
Politiche migranti
LโUganda รจ nota per la sua politica aperta nei confronti dei richiedenti asilo, perchรฉ consente a questi ultimi di vivere, lavorare e accedere ai servizi pubblici del Paese.

Attualmente sono presenti oltre 1,9 milioni di rifugiati, numero in costante aumento a causa dei conflitti in Sudan, Sud Sudan e Congo-K. Piรน di un milione sono minori e tra questi 48.000 hanno attraversato la frontiera da soli, senza genitori o altri familiari.
Eโ il Paese con il piรน alto tasso di richiedenti asilo in Africa e si posiziona al terzo posto a livello mondiale. Attualmente perรฒ il Paese รจ in grande difficoltร per mancanza di aiuti internazionali.
Basti pensare che USAID (Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale) questโanno ha ridotto notevolmente il suo contributo per lโUganda con un taglio del 42 per cento rispetto allโanno precedente con un impatto devastante sui rifugiati.
Tagli aiuti umanitari
Con lโarrivo alla Casa Bianca di Donald Trump a gennaio, USAID รจ stata praticamente smantellata. LโAgenzia USA – fondata nel 1961 da John F. Kennedy per gestire programmi di sviluppo e aiuti in diversi settori come sanitร , sicurezza alimentare e ricostruzione post-conflitto โ finanziava molti progetti in Uganda.
Finora non sono stati resi noti dettagli sullโaccordo tra Washington e Kampala. Difficilmente si saprร quanto lโamministrazione Trump dovrร sborsare in termini economici โ non solo –ย perchรฉ Museveni accolga richiedenti asilo indesiderati negli USA.
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Uganda, un Paese povero che ha aperto le sue porte ai rifugiati
