Ancora proteste di piazza in Kenya: attentato a Odinga, salvo grazie all’auto blindata

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Africa ExPress
Nairobi, 1° aprile 2023

In Kenya la gente è esasperata per l’incessante aumento dei prezzi. Giovedì scorso la folla ha nuovamente riempito le strade e le piazze della capitale Nairobi e delle altre città del Paese.

Ieri Odinga ha anche denunciato un presunto attentato contro la sua persona durante le manifestazioni antigovernative a Nairobi. Il leader dell’opposizione ha spiegato che la sua auto è stata colpita più volte da una selva di proiettili mentre era in giro per la capitale a radunare i manifestanti.

Ha mostrato ai giornalisti le ammaccature sul suo veicolo blindato che, a suo dire, sono state lasciate dai colpi. Odinga ha accusato il governo di aver provocato l’incidente.

Secondo quanto riportato dalla polizia, a  Kisumu, nell’ovest della ex colonia britannica, feudo del leader dell’opposizione Raila Odinga, un poliziotto sarebbe morto in seguito alle ferite riportate durante le proteste.

Il veterano dell’opposizione ha portato i kenioti per la terza volta nelle strade per protestare non solo per la galoppante inflazione, ma anche contro quello che definisce ”giustizia elettorale” dopo le elezioni dello scorso anno.

Il capo della polizia, Japhet Koome, ha fatto sapere che altri 20 agenti sono stati feriti mentre tentavano di respingere alcuni dimostranti violenti.  Koome ha poi  puntato il dito anche su alcuni teppisti che si sono spacciati per manifestanti, infiltrandosi nella dimostrazione.

Secondo il Media Council of Kenya, che difende i diritti della stampa nel Paese, dall’inizio delle proteste, il 20 marzo, sono stati registrati ben 25 attacchi a giornalisti locali e stranieri e pare che i responsabili delle aggressioni siano non solo dimostranti, ma anche personale del governo.

Durante le manifestazioni di lunedì sono poi stati saccheggiati un’azienda di proprietà di Odinga a Nairobi e una fattoria del predecessore di Ruto, Uhuru Kenyatta, alla periferia della capitale.

Odinga ha di nuovo dichiarato che le proteste cesseranno solo dopo che il governo avrà abbassato il costo dei generi alimentari di base e permetterà l’accesso ai risultati delle elezioni del 2022 dai computer principali della commissione elettorale.

Ruto, che giovedì è rientrato nel Paese da un viaggio di quattro giorni in Belgio e Germania, ha ribadito che le proteste in corso sono illegali.

Dal canto suo il ministro degli Interni, Kithure Kindiki, responsabile della polizia, ha già dichiarato mercoledì scorso che non saranno più tollerate altre proteste violente.

La comunità internazionale e i leader religiosi hanno invitato tutti alla calma, poiché c’è il timore che la situazione possa degenerare in violenze etniche, come è successo dopo le elezioni del 2007-2008, che hanno causato oltre 1.100 morti.

Anche il portavoce del Dipartimento di Stato USA, Vedant Patel, ha lanciato un appello ai leader politici, ai manifestanti e a tutti partiti di astenersi dalle violenze, mentre ha chiesto alle forze governative di agire con moderazione, di proteggere la sicurezza pubblica e le proprietà.

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