Istruzione per tutti in Ciad: una scuola mobile dedicata ai figli dei pastori nomadi

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Africa ExPress
14 settembre 2022

Molti bambini ciadiani non sono mai andati a scuola. Tra questi i figli dei pastori nomadi, che si spostano in continuazione, una tradizione antica di secoli, non compatibile con il sistema scolastico del Paese.

Una scuola mobile per i bambini dei pastori nomadi in Ciad

Da qualche tempo, in un’aula improvvisata, all’aperto, decine di bambini, seduti su una stuoia, uno accanto allโ€™altro, possono assistere a vere e proprie lezioni nel loro accampamento. Mentre il maestro scrive semplici calcoli su una lavagna in ardesia, i piccoli alunni lo guardano e ascoltano attentamente le sue parole.

Cosรฌ i piccoli nomadi possono frequentano una scuola mobile, ideata e creata da Leonard Gamaigue, un insegnante di Nโ€™Djamena. Il giovane maestro ha avuto questa idea geniale nel 2019, quando ha visto i bambini giocare in un campo nomadi poco lontano dalla capitale, mentre i loro coetanei stanziali erano seduti nelle aule scolastiche.

Il Ciad conta poco piรน di 16 milioni diย abitanti,ย diย cui il 7 per cento nomadi che ogni anno si spostano con le loro mandrie centinaia di chilometri dal sud verso le zone centrali. Con l’arrivo delle piogge stagionali queste aree semi-aride rinverdiscono e offrono ricchi pascoli al bestiame.

Secondo IWGIA (ย International Work Group for Indigenous Affairs con sede in Danimarca) nel 2018 solamente lโ€™1 per cento dei figli dei nomadi ciadiani erano iscritti a scuola.

โ€œQuando abbiamo iniziato, non avevamo praticamente nulla, nemmeno un pezzo di gessoโ€, ha ricordato il 28enne Gamaigue. Oggi, dopo tre anni, la sua scuola – che segue la comunitร  quando si sposta circa ogni due mesi – ha 69 alunni di varie etร . Grazie a varie donazioni ora dispone anche di quaderni e penne e โ€œlโ€™aulaโ€ รจ persino dotata di una lavagna.

โ€œPrima di allora i bambini di questa comunitร  nomade non sono mai andati a scuola. Oggi sanno scrivere il loro nome, si esprimono correttamente in francese e sono capaci di fare i contiโ€, racconta con immenso orgoglio Gamaigue.

Anche lโ€™insegnante ha dovuto imparare molte cose prima di potersi adattarsi alla vita dei nomadi, come conservare l’acqua, vivere con una dieta a base di latte e ย abituarsi a impacchettare e spostare la scuola.

Ousmane Brahim, un genitore e leader del campo, ha detto di essere davvero contento di questa piccola, modesta scuola, eppure tanto importante per i bambini e ha sottolineato: โ€œNoi nomadi non conoscevamo l’importanza della scuola, dellโ€™istruzione. Solo ora ne comprendiamo il valore, per noi stessi e per il nostro Paese”

Lโ€™indice di sviluppo umano stilato dalle Nazioni Unite classifica il Ciad in 187esima posizione su 189 Paesi, con lโ€™80 per cento della popolazione che vive sotto la soglia di povertร ; la mortalitร  infantile si attesta al 102 per mille e anche il tasso di analfabetismo รจ ancora molto elevato. Ne sono colpite maggiormente le donne, soprattutto quelle che vivono nelle zone rurali.

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