Africa ExPress
Kampala, 4 aprile 2019
Le bici ambulanze sono davvero un’invenzione fantastica e grazie al loro impiego nelle zone rurali remote hanno salvato moltissime vite in Uganda.
Nel 2006 ONG FABIO (acronimo per First African Bicycle Information Organization) ha sviluppato la sua prima bici-ambulanza per le regioni del nord, devastate dalla guerra. Il loro obiettivo era quello di creare un mezzo ecologico, di facile manutenzione per dare dare un servizio poco costoso ai pazienti delle zone disagiate.
Molti villaggi sono difficilmente accessibili con le automobili, dunque bici o scooter elettrici con uno speciale rimorchio è l’unico modo per trasportare donne incinte con complicazioni, anziani e feriti nel più vicino ospedale.
Durante i primi mesi di gravidanza Sandra, che vive in una zona rurale, doveva percorrere oltre quattro chilometri a piedi per raggiungere il centro medico per ricevere le cure prenatali a Kibibi. Ora anche questo distretto è dotato di due bici-ambulanze e la giovane futura mamma è più serena. non deve più temere un malore durante il lungo percorso. L’Uganda ha un tasso di mortalità materna e neonatale piuttosto alto. Quotidianamente muoiono almeno quindici donne di parto o di problemi correlati alla gravidanza.
Grazie alle bici-ambulanze, le donne in dolce attesa e gli altri abitanti delle zone rurali affetti da patologie importanti o seriamente feriti possono avere accesso alle cure mediche in un tempo ragionevole. Lo staff conduce i pazienti all’ospedale e, se necessario, li riporta nuovamente a casa una volta terminata la terapia.
In tutta l’Uganda le ambulanze scarseggiano, in settantasette dei centoventisette distretti del Paese è quasi totalmente assente questo tipo servizio. Solamente il sette per cento degli ammalati riesce a raggiungere gli ospedali con questo speciale mezzo di trasporto.
Qualche anno fa FABIO ha introdotto anche gli scooter elettrici con il carrellino, tale mezzo viene utilizzato sopratutto nelle zone collinari.
Le biciclette, gli scooter elettrici e anche i carrelli vengono prodotti in Uganda con materiale locale e i pezzi di ricambio sono facilmente reperibili ovunque.
E secondo Jeremiah Brian Nkuutu, funzionario di FABIO, queste ambulanze rappresentano “Una soluzione africana per i problemi dell’Africa”.
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