Comunione e Liberazione all’attacco di Bergoglio nel tentativo di indirizzare il conclave

Poco prima di essere ricoverato al Gemelli il Papa ha inviato al capo di CL una lettera che Africa ExPress pubblica in esclusiva. Il documento fa riferimento alle “problematiche che si sono manifestate nell’ultimo decennio in seno al Movimento". La risposta di Rocco Buttiglione, inviata prima del funerale, è la reazione dei conservatori di CL che temono di perdere potere e influenza all'interno della Chiesa

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Dalla Nostra Vaticanista
Emanuela Provera
Città del Vaticano, 28 Aprile 2025

Alle 7,30 del 21 aprile scorso muore il capo della Chiesa cattolica, Jorge Maria Bergoglio. Subito dopo, appena la notizia fa il giro del mondo, il noto filosofo, ciellino, Rocco Buttiglione scrive ai cardinali la lettera che alleghiamo, per screditarne il pontificato. La lettera è firmata da Buttiglione in qualità di presidente dell’Academia Internacional de Líderes Católicos (https://liderescatolicos.net) ed è scritta in lingua castigliana.

Il testo appare come un J’accuse esplicito, sembra persino irriverente visto che l’autore è presidente di una fondazione (l’Academia) che ha lo scopo di promuovere la diffusione della dottrina sociale della chiesa.

Pontificato infelice

“Il pontificato di Papa Francesco – c’è scritto nella missiva – non è stato un pontificato felice. Se lo confrontiamo con quello di San Giovanni Paolo II, vediamo che il papa polacco parlò e i popoli e le nazioni dell’Europa centrale e orientale risposero mettendo in moto un gigantesco processo di cambiamento verso forme nuove e più umane di vita per l’uomo. Papa Francesco, invece, ha parlato, ma il laicato latino-americano non ha risposto, non è sorto un movimento per il cambiamento delle società latinoamericane, per la liberazione latino-americana.”

La spaccatura che il pontificato di Bergoglio ha creato dentro e fuori la Chiesa era latente e inespressa nelle forme con cui si è manifestata negli ultimi anni. Nella sinossi del libro del giornalista Marco Politi, dal titolo “La rivoluzione incompiuta”, nelle librerie il prossimo 23 maggio, si legge: “Nonostante Papa Francesco abbia ottenuto ampio consenso, le sue riforme, spesso incomplete, hanno alimentato divisioni interne”.

Contenuto critico

Il contenuto critico della lettera di Rocco Buttiglione non è però una sorpresa per chi ha osservato, in questi anni, l’operato di Francesco nei confronti del Movimento di Comunione e Liberazione. Si può supporre, tra le varie ipotesi, che il filosofo non abbia gradito i provvedimenti adottati dal Papa.

L’organizzazione infatti è stata commissariata e Julián Carrón (primo successore di Luigi Giussani) è stato sostituito dal laico Davide Prosperi, che sta traghettando l’istituzione verso un nuovo assetto del Movimento, secondo Statuti che devono essere riscritti e sono in fase di revisione.

Rocco Buttiglione

Francesco, in altre parole, ha voluto impedire che la dottrina della “successione del carisma” [1], contraria agli insegnamenti della Chiesa, si radicasse in seno alla Fraternità di CL [2].

Il carisma del fondatore Giussani, cioè, non deve essere trasmesso ai fedeli tramite una successione personale tra lui e Carrón, che quindi non potrà mai essere considerato l’unico interprete della spiritualità ciellina.

Lettera di Papa Francesco del 1° febbraio 

La questione stava talmente a cuore al Papa che l’ultimo scritto importante di Bergoglio, prima del ricovero all’ospedale Gemelli, fu proprio una lettera del 1° febbraio scorso indirizzata al professor Davide Prosperi nella quale facendo riferimento alle “problematiche che si sono manifestate nell’ultimo decennio in seno al Movimento di CL” disponeva la prosecuzione del suo mandato per altri cinque anni, alla guida della Fraternità.

Comunione e Liberazione in questi anni è stata segnata da una profonda lacerazione interna. Giussani nel designare Carrón come suo successore avrebbe agito conferendogli una investitura. Alcuni ciellini l’hanno creduta e tutt’ora la credono profetica e quindi voluta da Dio, altri invece sono più aperti a metterla in discussione in un’ottica di rivisitazione del carisma secondo i cambiamenti della storia.

 

Bergoglio ha voluto scardinare la credenza dei primi, riportando il Movimento all’interno dell’ortodossia, per impedirne una deriva autoreferenziale, ritenuta pericolosa e contraria agli insegnamenti della chiesa.

Fatto sta che la Lettera di Buttiglione non è piaciuta a molti, tra questi spicca il teologo Andrea Grillo che sui social scrive parole severe nei suoi confronti. Eccole:

  • 23/04/2025 ore 19,20 Cadute di stile

Rocco Buttiglione, come Presidente della Accademia dei Leaders Cattolici, invia lettere a Cardinali per screditare Francesco prima ancora del funerale. Un atto volgare e sporco, dal quale anzitutto i cardinali, con tutto il popolo di Dio, si sentono offesi. Vorrei pregare i cardinali di tenersi bene alla larga da questi “leaders” senza scrupoli.

  • 23/04/2025 ore 19,38 La lettera scandalosa

Il giorno stesso della morte di papa Francesco, Rocco Buttiglione ha spedito questo testo a numerosi cardinali. Il giorno stesso! Se fossi in lui mi chiuderei in casa per diverso tempo, a meditare sulla vita e sulla morte.

  • 23/04/2025 ore 22,53 Leaders turpi

Un leader cattolico, che ha fatto della fede una questione vitale, che il giorno in cui muore il papa si affretta a scrivere una lettera per denigrare il papa appena defunto, non fa una cosa inopportuna. Fa una cosa umanamente turpe e cristianamente blasfema.

Emanuela Provera
donnadrusilla@gmail.com
X @dentrolod

[1]n ambito cristiano il termine “carisma” è considerato un dono soprannaturale concesso da Dio a una persona, a vantaggio di una intera comunità; secondo la Chiesa cattolica quindi anche don Luigi Giussani, come tanti, è dotato di “carisma”.

[2] La “Fraternità” di CL nasce nel 1954, e raccoglie in sé gruppi di “adulti responsabili” che ricevono, nel Movimento, una formazione spirituale specifica per sviluppare forme di apostolato missionario nel mondo, ovunque i Vescovi cattolici ne richiedano il supporto. Più recentemente i vari gruppi si sono organizzati in una Associazione denominata: “Fraternità di Comunione e Liberazione”.

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Emanuela Provera
Emanuela Provera, giornalista freelance e pubblicista, scrive periodicamente per i giornali Africa ExPress e Senza Bavaglio diretti da Massimo Alberizzi, vive e lavora come libera professionista a Milano. Nel 2006 ha collaborato alla stesura del primo libro di inchiesta, in Italia, sulla prelatura dell’Opus Dei “Opus Dei segreta” (Ferruccio Pinotti, BUR-Rizzoli) offrendo la sua testimonianza come ex numeraria *(membro non sposato)* ed ex dirigente dell’Organizzazione; ha fatto parte dell’istituzione dal 1986 al 2000 e in concomitanza con questa esperienza ha maturato una progressiva coscienza critica nei confronti delle *organizzazioni religiose* che l’ha condotta ad impegnarsi nella divulgazione di temi inerenti il fondamentalismo *nelle chiese* e i metodi coercitivi dei gruppi a matrice settaria. È autrice di Dentro l’Opus Dei (Chiarelettere, 2006) e Giustizia Divina (Chiarelettere, 2018). Emanuela è un’appassionata di montagna; l’attività prevalente è sempre stata di tipo escursionistico, cui si è affiancata l’arrampicata e recentemente lo sci di Fondo. Da febbraio 2025 è in rete il suo Sito www.yehudit.eu che esplora le esperienze di cammino in montagna delle donne: escursioni, arrampicate, salite e discese con gli sci di donne che, senza intento competitivo o di esasperazione delle prestazioni tecniche, hanno deciso di affrontare in solitudine o in solitaria l’esperienza del movimento. Libertà e desiderio femminile sono i temi che uniscono le donne alla montagna, di cui Emanuela intende approfondire i significati.

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