Anche il corrispondente di Africa Express sulla nave Handala della Freedom Flotilla bloccata da Israele

Antonio Mazzeo si occupa di problemi della Difesa. A bordo anche un altro italiano, Tony La Piccirella. Video

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Africa ExPress
Tel  Aviv, 27 luglio 2025

C’era anche Antonio Mazzeo, siciliano (insegnante e giornalista), corrispondente per la Difesa di Africa-ExPress, sulla nave Handala della missione Freedom Flotilla che aveva lasciato il porto di Siracusa nel primo pomeriggio di domenica 13 luglio. E fino a pochi giorni fa, tutto l’equipaggio, composto da 21 civili provenienti da 12 nazioni, sperava di poter superare il blocco navale per poter raggiungere Gaza con il suo carico pieno di aiuti per la popolazione allo stremo. Tra i beni di prima necessità trasportati dal natante c’era anche latte artificiale per i più piccoli, pannolini, ovviamente anche cibo e medicine.

L’imbarcazione è stata intercettata ieri notte in acque internazionali, a circa 40 miglia nautiche da Gaza, dai militari israeliani (IDF). Le persone a bordo erano preparate all’assalto degli israeliani. Infatti tutti quanti indossavano il giubbotto salvagente. Nei fotogrammi e video in rete si nota che i 21 erano seduti con le mani alzate.

Tra i coraggiosi che si sono imbarcati, pronti a tutto per affrontare il blocco navale, ci sono anche due italiani. Oltre al nostro Antonio Mazzeo, il barese Antonio “Tony” La Piccirella, attivista climatico.

Tentativi illegali

Il ministero degli Esteri dello Stato ebraico, Gideon Sàar, ha fatto sapere che la marina militare del Paese ha fermato l’imbarcazione per evitare che entrasse illegalmente nella zona marittima della costa di Gaza.

In una dichiarazione su X, il ministero ha poi affermato che “i tutti tentativi di violare il blocco sono pericolosi, illegali e minano gli sforzi umanitari in corso”.

Dichiarazione

Intanto la Handala è stata accompagnata al porto di Ashdod. Antonio Tajani, ministro degli Esteri italiano, ha parlato con il suo omologo israeliano questa mattina. Dalla conversazione tra Tajani e Sàar è emerso che i nostri due connazionali ora hanno due possibilità: firmare una dichiarazione e andare in aeroporto per tornare in Italia accompagnati dai nostri diplomatici, oppure essere  trattenuti in una prigione e rimpatrio forzato nei prossimi tre giorni. I due italiani vengono ora assistiti dal personale della nostra ambasciata a Tel Aviv.

Secondo alcuni giornali, sembra che Mazzeo, con cui non è stato possibile parlare, abbia scelto la prima opzione.

Africa ExPress
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Herald Mail edizione del 25 luglio 2025

soldati della Marina hanno preso il controllo della nave “Gaza flotilla”. I soldati hanno preso il controllo della nave. Sollevato Ministero degli Affari Esteri: “I partecipanti della Flotta sono al sicuro”

La nave della flottiglia di Gaza, la Khandala, è arrivata al porto di Ashdod a Bukhara, dove gli attivisti sono stati accolti dai rappresentanti consolari dei loro paesi d’origine e dagli avvocati dell’organizzazione Adalah. La nave, che ha tentato di rompere il blocco navale sulla Striscia di Gaza, è stata fermata in mare dalle forze navali israeliane ieri sera. I combattenti della Flotta 13 hanno preso il controllo dell’imbarcazione dopo che gli attivisti a bordo si sono rifiutati di tornare sui loro passi. 21 attivisti della flottiglia sono stati arrestati e saranno espulsi dal paese. Martedì gli attivisti hanno affermato di aver avvistato una nave militare avvicinarsi e di aver iniziato a prepararsi per uno scontro. “Sono scattati gli allarmi e abbiamo indossato i giubbotti antiproiettile”, hanno detto. Nel filmato pubblicato, gli attivisti sono stati visti seduti sul ponte della nave, alcuni con le mani alzate, mentre le forze navali salivano a bordo e ne prendevano il controllo. Ministero degli Affari Esteri La Marina israeliana ha rilasciato una dichiarazione martedì, affermando: “La Marina ha impedito alla nave di entrare illegalmente nella zona marittima di Hofuf. La nave sta viaggiando in sicurezza verso Israele. Tutti i passeggeri sono al sicuro. I tentativi non autorizzati di violare il blocco sono pericolosi, illegali e compromettono gli sforzi umanitari in corso”. La nave in questione ha lasciato l’Italia all’inizio della scorsa settimana, circa un mese e mezzo dopo che la nave “Madeleine” era stata fermata al largo delle coste di Gaza ed era stata anch’essa condotta al porto di Ashdod. La scorsa settimana, l’ufficio del Procuratore Distrettuale di Haifa, per conto dello Stato di Israele, ha chiesto al tribunale distrettuale della città di sequestrare definitivamente la nave. La richiesta recitava: “Il diritto internazionale conferisce allo Stato il diritto di sequestrare le navi che tentano di violare un blocco marittimo”.

(The Herald Mail 28 luglio 2025)

Video di Antonio Mazzeo appena atterrato in Italia

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