Mario Scianna è il direttore del resort Sands, a Chale Island, in Kenya, il cui parcheggio è stato preso di mira da un gruppo di banditi nella notte tra il 21 e il 22 dicembre scorso. Ci ha mandato una puntualizzazione che volentieri pubblichiamo:
1) Alle 23.24 del 21.12.15 ora in cui è iniziato il fatto, c’era minima bassa marea ed è impensabile attraversare il tratto che divide la terra ferma dall’isola a piedi scalzi, per circa settecento metri, senza allertare la sicurezza su quest’ultima, a parte il rumore dei tre colpi sparati al povero askari esplosi a dieci metri dal parcheggio, bisogna considerare il tempo materiale che occorre per raggiungere l’isola stessa considerare il tempo speso all’interno della stessa e il ritorno! Io personalmente e la polizia eravamo sul posto dopo 18 minuti.
2) Il corpo dell’askari era a circa dieci metri dal parcheggio, abbiamo le foto con l’ora esatta e non è stato trovato la mattina dopo!
3) I banditi erano quattro e non dieci e avevano un giaccone mimetico come quello che usa la polizia ma erano con i flip-flop (le ciabatte infradito, ndr) e i pantaloni di colore diverso l’uno dall’altro.
4) Uno degli askari ha capito che non erano poliziotti, anche perché non sono arrivati in macchina ma a piedi, e si è limitato nel dire che non erano stati avvertiti dell’ispezione e ha dato loro una bottiglia d’acqua che avevano chiesto dopodiché i quattro si sono allontanati è uno dei miei askari si è diretto verso l’isola dopo aver allertato la sicurezza via radio. Dopo cinque minuti i quattro malviventi sono tornati e avendo capito di essere stati scoperti – probabilmente il secondo askari aveva riconosciuto uno di loro dal momento che è del posto – hanno deciso di ucciderlo. Non è mai stato ferito il primo.
5) Nel parcheggio c’erano delle macchine costose di nostri clienti di Nairobi. Se si considera che sia a Nairobi sia a Mombasa rubano gli specchietti retrovisori, si può immaginare cosa possono guadagnare con otto copertoni più cerchioni del Ranger Rover altri otto di Land Cruiser più altro materiale. Le guardie del Neptune, che è poco distante, avevano visto un pick-up vuoto passare a quell’ora. Se i banditi fossero riusciti a immobilizzare le guardie, avrebbero avuto tutta la notte per fare il loro lavoro indisturbati. Sapevano perfettamente che l’attacco all’isola non era possibile, per via del tempo e della sicurezza in loco.
6) Il nostro ambasciatore era nell’isola e può testimoniare sul nostro sistema di sicurezza che abbiamo rinforzato con due poliziotti armati 24 ore su 24. Il suo corrispondente si è limitato di prendere spunto sui giornali locali, e noi sappiamo benissimo cosa riescono a scrivere i giornalisti per vendere qualche copia in più, senza andare a fondo del problema. Quello che lei ha pubblicato è su tutte le agenzie italiane, abbiamo avuto un sacco di cancellazioni con una perdita notevole su una stagione già misera per la situazione attuale, e non è bello e giusto.
Mario Scianna
Direttore del resort The Sands of Chale