Catturato un leader di Al Qaeda in Libia, fallita un’operazione gemella in Somalia

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DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE
Nairobi, 6 ottobre 2013
Due blitz americani a distanza di poche ore. Il primo, fallito, in Somalia, il secondo conclusosi con successo, in Libia. A Tripoli, è stato catturato uno dei leader di Al Qaeda, Anas Al Liby, il terrorista che nel 1998 ha partecipato agli attentati contro le ambasciate americane di Nairobi e Dar Es Salaam (224 morti). A Brava, 150 chilometri a sud di Mogadiscio è sfuggito al commendo Usa un capo degli shebab, una delle menti dell’attentato del 21 settembre scorso contro il centro commerciale Westgate nella capitale keniota (oltre 200 i morti).

Su Al Liby (cioè il libico, soprannome di Nazih Abdul Hamed al Rugal), 49 anni, era nella lista dei terroristi più ricercati e sulla sua testa pendeva ua taglia di 5 milioni di dollari. Gli americani gli davano la caccia da 15 anni. E’ stato catturato mentre, di ritorno dalla preghiera del mattino, stava posteggiando l’auto sotto la sua abitazione. Il veicolo è stato circondato e lui non ha fatto in tempo ad afferrare il mitra che aveva al fianco. E stato portato immediatamente su una nave americana alla fonda davantio ale coste libiche.

Gli americani hanno affermato di aver agito di concerto con le autorità libiche, che per altro hanno smentito chiedendo spiegazioni. L’ultima accusa aver organizzato l’assassinio dell’ambasciatore americano a Bengasi Chris Stevens, l’11 settembre 2012. Secondo fonti di intelligence qui a Nairobi, l’anno scorso, proprio nei giorni dell’omicidio, Al Liby era stato visto nelle capitale libica.

Il dipartimento di Stato ha anche confermato – come anticipato da Africa ExPress – che un commando americano ha attaccato la città costiera di Brava in Somalia, fallendo l’obbiettivo di catturare un capo shebab, il cui nome non è stato rivelato. L’ipotesi che si fa e che la preda da catturare o uccidere fosse il capo attuale del gruppo terrorista somalo, che ormai si può identificare con Al Qaeda, Ahmed Abdi Aw Godane , alias Mukhtar Abu Zubair. Ma fonti somale hanno avanzato l’ipotesi che il vero target fosse Hassan Abdullah Hersi Al Turki, un vecchio colonnello dell’esercito somalo ai tempi di Siad Barre. Turki, nella prima parte degli anni ‘90 è stato l’uomo che ha fatto da tramite tra Osama Bin Laden e la Somalia.

Massimo A. Alberizzi
Massimo.alberizzi@gmail.com
twitter @malberizzi

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