Ricorsi, proteste e brogli turbano il conteggio dei voti in Congo-K

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Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 13 gennaio 2019

Nuovo colpo di scena nella Repubblica Democratica del Congo. Secondo la lista provvisoria dei parlamentari eletti, pubblicata ieri dalla Commissione elettorale nazionale indipendente (CENI), Joseph Kabila e i suoi alleati manterrebbero la maggioranza all’Assemblea nazionale, in quanto avrebbero ottenuto oltre duecentocinquanta seggi su un totale di cinquecento.

Finora sono stati resi noti solamente quattrocentottantacinque nomi, giacché in alcuni territori le elezioni sono state rinviate a marzo per questioni di sicurezza e sanitarie.

La coalizione di Felix Tshisekedi, vincitore delle presidenziali, secondo i risultati provvisori comunicati da CENI pochi giorni fa, avrebbero portato a casa solamente cinquanta seggi, mentre il raggruppamento del suo avversario, Martin Fayulu, arrivato secondo, è riuscito ad aggiudicarsene cinquantanove.

Il quadro politico dunque non è semplicee Tshisekedi, se dovesse essere confermato come presidente, dovrà scegliere tra una convivenza dura e difficile oppure stringere alleanze. 

Toussaint Ekombe, l’avvocato di Fayulu ha annunciato sabato che il ricorso è stato depositato presso la Corte Costituzionale venerdì, e ha aggiunto: “Oggi siamo ritornati in tribunale per ritirare la ricevuta”.  Il richiedente si è appellato ai giudici affinchè vengano annullati i risultati comunicati da CENI e che venga effettuato il conteggio manuale dei voti. Ora i magistrati hanno otto giorni di tempo per esaminare il ricorso.

Anche Francia e Belgiohanno espresso seri dubbi sui risultati annunciati da CENI; molti osservatori avevano segnalato irregolarità e inoltre circola voce che Tshisekedi avesse preso accordi segreti con Kabila per spartirsi il potere. 

Fayulu ha contestato subito i risultati provvisori, secondo i quali Tshisekedi avrebbe ottenuto il 38,57 per cento dei consensi, mentre a lui avuto il 34,8 delle preferenze e Emmanuel Ramazani Shadary, candidato del partito al potere e delfino del presidente uscente, si è aggiudicato solamente il 23,8 per cento. La partecipazione al voto è stata del 47,56 per cento. Fayulu era stato dato come favorito in questa tornata elettorale. 

Secondo Reuters, soldati della guardia repubblicana e agenti della polizia avrebbero circondato la  residenza di Fayulu sabato mattina ancor prima che questi uscisse di casa. Decine di sostenitori che cantavano slogan anti-Kabila e anti-Tshisekedi, sarebbero fuggiti all’interno dell’edificio all’arrivo delle forze dell’ordine.  

Cornlia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes