Dal Nostro Corrispondente
Franco Nofori
Mombasa, 9 maggio 2018
Lo rivela un reportage di Asher Omondi per TukoNews. Sarebbero parecchie decine le persone derubate subito dopo aver effettuato un consistente prelievo presso il proprio sportello bancario. Sembra che le azioni criminose degli ultimi mesi, abbiano totalizzato un bottino di oltre 100 mila euro, solo riferito ai casi di cui si รจ venuti a conoscenza. Lโimpiegato di banca, prima ancora di consegnare il denaro al cliente, avviserebbe i suoi complici allโesterno (poliziotti) dellโammontare prelevato. Un palo che ha assistito, allโoperazione uscirร quindi al seguito della vittima per indicarla a chi deve completare il lavoro.
Questโultima sgradevole scoperta, compromette sempre di piรน la fiducia nel sistema bancario del Paese, giร afflitto da disastrose bancarotte, malversazioni e furbizie dโogni genere volte a depauperare i depositi degli sfortunati clienti. La nuova strategia criminale, descritta nel reportage di Omondi, sembra anche aver scatenato un effetto emulativo perchรฉ si sta rapidamente ripetendo in varie parti del Paese come ottimo sistema per un rapido e facile arricchimento.

Gli ultimi casi riportati, sono avvenuti nelle citta di Machakos, Kitui e Makueni, dove si รจ verificato il piรน recente. John Bosco, un impiegato presso lโamministrazione delle scuole secondarie di Thavu, appena uscito dalla filiale di Wote della KCB (Kenya Commercial Bank), dove aveva prelevato tremilaseicento euro, รจ salito su un matatu (pulmino di trasporto pubblico) per dirigersi a Kathonzweni. Sceso dal mezzo, si stava avviando a piedi verso la sua destinazione, quando รจ stato affrontato da quattro uomini armati che si sono qualificati come agenti di polizia.
I malviventi lโhanno costretto a salire su unโauto, che era stata rubata qualche ora prima, si sono diretti verso una zona isolata della cittร , si sono impadroniti del denaro appena incassato e hanno gettato il poveretto dallโauto in corsa, causandogli lesioni al capo e agli arti. L’uomo รจ stato ricoverato al Refferal Hospital di Makueni.
Della stessa natura lโesperienza vissuta da Morris Mwirigi Nkanata, un uomo dโaffari di Kitui, che uscito dalla locale agenzia della KBC, dove aveva prelevato l’equivalente di 5 mila euro, รจ stato arrestato da quattro poliziotti. Caricato su unโauto, รจ stato incappucciato. I falsi agenti si sono appropriati del denaro e di tutto ciรฒ che il poveretto aveva in tasca. Poi sono arrivati ad un bancomat e con il PIN che avevano appena estorto hanno prelevato altri mille euro. Lโuomo, incappucciato e legato, รจ stato poi abbandonato nei dintorni della cittadina di Kanyonyo.

Le autoritร di polizia si mostrano riluttanti a confermare il coinvolgimento dei loro colleghi nei crimini riferiti, ma secondo molti testimoni oculari sembra che questi avvengano proprio come li descrive Omondi. Gli agenti di polizia, non sempre attuerebbero le rapine in prima persona, ma si affiderebbero anche a delinquenti abituali, limitandosi a sorvegliare lโazione per intervenire, qualora necessario, per proteggerli. Ovviamente, il bottino sarร poi equamente spartito tra le parti.

Questo ennesimo riscontro negativo a carico delle forze dellโordine, non suscita grande sorpresa tra i cittadini del Kenya, abituati a vedere nelle divise degli agenti, piรน una minaccia che un confortante simbolo protettivo. Del resto questa deprecabile situazione รจ giร stata autorevolmente stigmatizzata dallโosservatorio internazionale WISPI (World Internal Security and Police Index), che ha classificato la polizia del Kenya come la terza peggiore del mondo.
Niente di nuovo quindi sotto il sole, ma oltre alla reputazione dei poliziotti, questi deprecabili eventi distruggono anche la giร offuscata affidabilitร del sistema bancario del Paese, visto che gli stessi funzionari agli sportelli, anzichรฉ garantire affidabilitร e riservatezza ai propri clienti, li trattano come polli da spennare e tradiscono la loro fiducia gettandoli tra le fauci dei loro sciagurati complici in divisa.
Franco Nofori
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