NAMIBIA

La corsa all’idrogeno verde: anche l’Australia vuole produrlo in Namibia

Speciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
15 luglio 2023

Dopo il consorzio anglo-tedesco-sudafricano HYPHEN Hydrogen Energy (HHE) con un progetto da 8,3 miliardi di euro, anche l’Australia entra nella corsa all’idrogeno verde della Namibia.

Venerdì 7 luglio il presidente della Namibia, Hage Geingob, ha incontrato Mark Hutchinson, amministratore delegato dell’azienda australiana Fortescue Future Industries (FFI).

Mappa dell’Africa meridionale con la Namibia (Courtesy GoogleMaps)

Proposta australiana per una joint venture

FFI player australiano dell’energia rinnovabile, è interessato a costituire una joint venture al 50 per cento con il governo della Namibia in progetti di idrogeno verde.

Il delegato Fortescue ha illustrato al capo dello Stato della Namibia i dettagli dell’eventuale joint venture: modalità, termini e  condizioni e l’acquisizione di terreni operativi.

Geingob sembra aver apprezzato le potenzialità della produzione dell’idrogeno verde anche in funzione della soluzione delle sfide socio-economiche del suo Paese. Prime fra tutte povertà e disoccupazione giovanile.

“Il presidente Geingob ha riconosciuto il potenziale dell’idrogeno verde – si legge in una nota della presidenza – . Il presidente ha sottolineato l’importanza di investire e creare opportunità di lavoro”.

Cosa è l’idrogeno verde

L’idrogeno è il più abbondante elemento della Terra e 14 volte più leggero dell’aria. L’idrogeno verde viene creato da energia rinnovabile (eolica, solare, idroelettrica e geotermica). Questo si produce per elettrolisi e diventa un combustibile a zero emissioni. Non è tossico né velenoso e immagazzinabile in grandi quantità e per lunghi periodi di tempo.

Ciclo di produzione dell’idrogeno verde

Secondo FFI l’idrogeno verde è il modo più veloce per decarbonizzare settori difficili da abbattere come il trasporto pesante, il trasporto marittimo e l’industria.

Fortescue Future Industries è il “braccio verde” di Fortescue Metals Group. Intende utilizzare l’idrogeno verde per decarbonizzare la flotta mineraria e marittima dell’azienda, inclusi camion, trivelle e treni.

L’azienda australiana ha come obiettivo la riduzione delle emissioni per raggiungere la decarbonizzazione entro il 2030. Vuole diventare un’azienda leader nella sfida del cambiamento climatico globale. E la Namibia pare il posto giusto.

Africa hub mondiale dell’idrogeno verde?

La Namibia con il suo deserto che tocca l’oceano è il sito privilegiato per la produzione di idrogeno verde da energia solare ed eolica. Ma anche altri Paesi del continente africano hanno le caratteristiche per poter produrre idrogeno verde.

Tra questi Sudafrica, Mauritania, Marocco ed Egitto. Insieme alla Namibia fanno parte dello studio della Banca europea per gli investimenti (EIB), International Solar Alliance (ISA) e Unione africana (AU) sul potenziale energetico dell’Africa.

Sandro Pintus
sandro.p@catpress.com

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Sandro Pintus

Giornalista dal 1979, ha iniziato l'attività con Paese Sera. Negli anni '80/'90 in Africa Australe con base in Mozambico e in seguito in Australia e in missioni in Medio Oriente e Balcani. Ha lavorato per varie ong, collaborato con La Repubblica, La Nazione, L'Universo, L'Unione Sarda e altre testate, agenzie e vari uffici stampa. Ha collaborato anche con UNHCR, FAO, WFP e OMS-Hedip.

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