In fuga da guerre, conflitti interni, fame, cambiamenti climatici
Dakar, 3 giugno 2025
Come ogni anno, la ONG Consiglio Norvegese per i Rifugiati (NRC) ha pubblicato il suo nuovo rapporto sulle crisi di migratorie più trascurate e dimenticate al mondo. La ONG presenterà analisi e conclusioni oggi a Dakar, capitale del Senegal. Nel 2024, tra i primi dieci Paesi analizzati, otto sono in Africa, mentre gli altri due sono Iran e Hondouras, in America Centrale. L’autorevole ONG ha sottolineato che si tratta di emergenze dove i bisogni umanitari di sfollati e rifugiati sono sotto finanziati. Queste crisi godono di poca attenzione dei media e l’azione politica è carente sia a livello nazionale, sia internazionale.
In testa alla triste classifica troviamo il Camerun, che da anni deve affrontare crisi su ben tre fronti: nella provincia dell’Estremo Nord le incursioni dei terroristi Boko Haram, violenze degli indipendentisti anglofoni che si consumano in quelle del Nord-Ovest e Sud-Ovest. Infine l’est è colpito di riflesso dall’instabilità della Repubblica Centrafricana.
Lo scorso anno il sostegno economico per 1,1 milioni di sfollati e i circa 500 mila rifugiati ha coperto meno della metà delle necessità urgenti e la situazione umanitaria in Camerun è stata menzionata pochissimo dai media internazionali. Un mea culpa va anche a noi di Africa-ExPress che abbiamo dedicato poco spazio a questo dramma dimenticato.
L’Etiopia si inserisce al secondo posto nel 2024, la posizione più alta da quando il rapporto è uscito per la prima volta nove anni fa. Mentre il Mozambico, mai inserito fino ad ora, è terzo in classifica.
Anche l’Uganda appare per la prima volta nella lista della ONG. Il Paese, all’avanguardia in fatto di politica di accoglienza dei rifugiati, perché garantisce libertà di movimento, diritto al lavoro e accesso ai servizi, nel 2024 si è trovato in grave difficoltà. La pressione migratoria, dovuta ai conflitti in atto in Sudan, Repubblica Democratica del Congo e altri è in costante aumento e i finanziamenti da parte delle Organizzazioni internazionali sono in forte calo, come quasi ovunque nel mondo.
La Repubblica Democratica del Congo è scesa all’ottavo posto, la sua posizione più bassa fino ad oggi e il Burkina Faso, che era in cima alla lista nel 2022 e 2023, è ora in quarta posizione.
Ma attenzione, i cambiamenti non riflettono miglioramenti significativi. Anzi, mettono in risalto la dura verità: quasi tutte le crisi umanitarie prolungate vengono ora trascurate.
Guerre, conflitti interni, terrorismo, fame, cambiamenti climatici e quant’altro sono in continuo aumento e dunque anche le persone in fuga. Il numero di sfollati nel mondo è raddoppiato nel giro di 10 anni.
Africa ExPress
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