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Zambia: 4 coppie croate bloccate in Zambia con l’accusa di traffico di minori

Africa ExPress
15 febbraio 202

Martedì è stata concessa la libertà su cauzione a otto croati accusati di traffico di minori in Zambia. Le quattro coppie sono state fermate per la seconda volta la settimana scorsa, mentre cercavano di lasciare  il Paese.

Zambia: otto croati rilasciati su cauzione per presunto traffico di bambini

Secondo l’accusa, il 7 dicembre scorso, in collaborazione con un funzionario dell’immigrazione zambiana, i croati hanno cercato di portare via illegalmente quattro bambini della vicina Repubblica Democratica del Congo.

Il gruppo sostiene di aver adottato legalmente i bambini di età compresa tra uno e tre anni, ma le autorità zambiane non hanno creduto alla loro versione dei fatti e hanno accusato le coppie di traffico di minori.

L’accusa si è opposta alla richiesta di libertà su cauzione, sostenendo che gli otto erano a rischio di fuga.

Ma il magistrato, Jennipher Bwalya, del tribunale di Ndola, che dista 300 chilometri dalla capitale Lusaka, è stato di altro avviso e ha accolto la richiesta dei loro avvocati, concedendo agli otto stranieri la libertà provvisoria. I croati dovranno depositare 20.000 kwacha (circa 1.000 dollari) ciascuno per la cauzione e presentare due fideiussioni da organizzazioni di ottima reputazione.

Tra le persone implicate nel presunto traffico di minori figurano anche un chitarrista di un noto gruppo musicale croato e un medico, oltre al funzionario dell’immigrazione zambiano.

Il processo inizierà il 1° marzo. Sorprende il fatto che non è stata data nessuna notizia sull’eventuale organizzazione che ha svolto il ruolo di intermediario in questa faccenda.

Fatti simili, ma senza arrivare a incriminazioni, sono accadute anni fa nella Repubblica Democratica del Congo, dove molte molte coppie italiane sono state costrette a rimanere a lungo nel Paese perché le adozioni sono state bloccate.

Il caso delle quattro coppie ha accesso un ampio dibattito in Croazia, dove la richiesta di adozioni supera di gran lunga quella i bambini idonei.

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Redazione Africa ExPress

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