Categories: BREAKING NEWS

Una radio (solitamente ben informata) annuncia in Sud Sudan: firmato il cessato il fuoco tra governativi e ribelli

Dal Nostro Inviato Speciale
Massimo A. Alberizzi
Nairobi, 18 gennaio 2014
Secondo l’emittente indipendente che si occupa di Sudan e Sud Sudan, Radio Tamazuj, il governo del Sud Sudan guidato da Salva Kiir e le forze di opposizione del vicepresidente licenziato nel luglio scorso, Riek Machar hanno accettato un cessate il fuoco durante i negoziati di Addis Abeba. Il network, che trasmette in onde corte ed è captabile nei due Paesi sostiene di aver ricevuto l’informazione da fonti credibili sia a Juba che nella capitale etiopica.

Secondo gli accordi appena sottoscritti – sostiene Radio Tamazuj – i soldati dell’esercito nazionale e i miliziani ribelli devono smettere di combattere. L’accordo schiude la porta ad ulteriori negoziati su come risolvere la crisi iniziata il 15 dicembre scorso a Juba e che si è diffusa immediatamente on tutto il Paese.

I funzionari dell’IGAD, Intergovernmental Authority for Development, organizzazione regionale che ha incoraggiato il dialogo, venerdì sera hanno consegnato alle due parti una bozza di accordo che prevedeva il cessate il fuoco con una sorta di ultimatum: “Questo documento non si discute. O lo accettate entro domani, cioè oggi, sabato, oppure noi non faciliteremo nessun altro negoziato”.

Secondo Yohannes Musa, uno dei portavoce della delegazione dell’opposizione ad Addis Abeba , ha spiegato che il documento comprende quattro punti: un’immediata cessazione delle ostilità, interruzione delle campagne di propaganda a proprio favore e contro gli avversari, permettere l’immediato accesso degli aiuti umanitari agli sfollati e agli ospedali, ritiro immediato delle truppe straniere dal Sud Sudan, vale a dire l’esercito ugandese che combatte dalla parte dei governativi.

Musa intervistato da Radio Tamazuj intorno a mezzogiorno di oggi, ha confermato che il gruppo guidato da Riek Machar ha approvato il documento. Poco dopo è arrivato anche il sì del capo della delegazione governativa, Nhial Deng.

Il documento dovrebbe essere materialmente firmato dalle due parti in serata.

Massimo A. Alberizzi
massimo.alberizzi@gmail.com
twitter @malberizzi

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

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