19 aprile 2021
Il presidente del Malawi, Lazarus Chakwera, ha silurato il ministro del Lavoro, Ken Knadodo, con l’accusa di appropriazione indebita di denaro dal fondo di 7,95 milioni di dollari del programma per fronteggiare la crisi dovuta alla pandemia. Altre 19 persone, tra questi anche alti funzionari – uno dell’uffico presidente – sono stati arrestati.
Durante una revisione dei conti è stato trovato un ammanco di denaro, soldi svaniti nel nulla, oppure utilizzati impropriamente.
Kandodo ha usato poco meno di 800 dollari del programma per un viaggio in Sudafrica per accompagnare il Capo di Stato malawiano e, da quanto si apprende, avrebbe già restituito la somma. Il ministro, visibilmente sotto choc, non ha voluto rispondere alle domande dei reporter di Reuters.
Chakwera, eletto lo scorso anno, è determinato nella lotta contro la corruzione galoppante che affligge il suo Paese e in un intervento alla TV di Stato, ha chiarito: “Anche se il ministro ha restituito il denaro, i soldi li ha presi e nel momento del bisogno non erano a disposizione. Non posso lavorare con persone che detraggono o utilizzano fondi messi in budget per uno scopo diverso da quello progettato”.
Visibilmente irritato, il presidente ha avvisato che l’appropriazione indebita o l’uso fraudolento dei quasi 8 milioni di dollari del programma sarà punita severamente.
In un breve comunicato di domenica sera è stato specificato che tra le accuse mosse nei confronti degli arrestati figura anche quello di furto da parte di dipendenti pubblici, e, se ritenuti colpevoli, potrebbero essere condannati ai lavori forzati.
Critici e studiosi di corruzione hanno approvato la mossa del presidente. E, anche se il ministro ha già restituito la somma, ritengono che Chakwera abbia lanciato un ottimo segnale per scoraggiare i funzionari a commettere simili crimini in futuro.
Dall’inizio della pandemia il Paese ha registrato 33.941 casi positivi e 1.138 decessi.
Il Malawi è uno dei Paesi più densamente popolato di quell’area geografica. Conta quindici milioni di abitanti, oltre il settanta percento vive nelle zone rurali. Ex-colonia britannica, ha ottenuto la piena indipendenza nel 1964, ma resta uno dei Paesi più poveri dell’Africa. Oltre la metà della sua popolazione vive con meno di 1,25 dollari al giorno. L’aspettativa di vita è tra le più basse del pianeta: quarantanove anni per gli uomini, cinquantuno per le donne e la principale causa di morte è l’infezione da HIV/AIDS.
Africa ExPress
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