Andrea Spinelli Barrile
Roma, 23 giugno 2018
Un’esplosione ha concluso ieri sera, 22 giugno 2018, un comizio del Presidente dello Zimbabwe Emmerson Mnangagwa, che aveva appena terminato un discorso di fronte a migliaia di sostenitori dello ZANU-PF all’interno del White City Stadium di Bulawayo, la seconda città del Paese.
Lo scoppio è avvenuto mentre Mnangagwa, che corre alle prossime elezioni che si terranno il 30 luglio ed è favoritissimo, scendeva dal palco allestito per l’occasione seguito dal solito codazzo di politici, agenti della sicurezza e collaboratori.
Si tratta, apparentemente, di un attentato finito male. Nessuno è rimasto ucciso ma sono diversi i feriti (8 persone), anche tra i ministri presenti al comizio: il vicepresidente Kembo Mohadi sarebbe rimasto ferito alle gambe mentre il secondo vice-presidente ed ex-comandante in capo delle Forze Armate Constantino Chiwenga al volto. Nella giornata di oggi Mnangagwa ha rilasciato alcune dichiarazioni, sostenendo di auspicare “pace, amore e unità” per il suo Paese: “Finora la campagna elettorale si è svolta in un clima libero e pacifico e non permetteremo che atti codardi come questo intralcino il cammino verso le elezioni” si legge nella dichiarazione del Presidente ad interim.
Nessuno ha ancora rivendicato l’attacco e forse nessuno lo farà mai.
Andrea Spinelli Barrile
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