AFRICA

Attacco contro l’ambasciata francese in Burkina ed esce un video della rapita in Mali

Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
Quartu sant’Elena, 2 marzo 2018

Durante la giornata di ieri il raggruppamento jihadista “Gruppo per il sostegno dell’Islam e dei musulmani”, molto attivo in tutto il Sahel, ha rilasciato un video nel quale è visibile l’ostaggio francese Sophie Pétronin, rapita la vigilia di Natale del 2016 a Gao, nel Mali. La Pétronin è nel Paese dal 2004 ed era la direttrice ONG svizzera di Burtigny nel Cantone di Vaud, l’Association d’aide à Gao.

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Il video è stato inviato a Site Intelligence Group, specializzata in analisi dei filmati dei terroristi . L’ostaggio francese è ripreso per terra, con accanto i suoi medicinali e come sottofondo sonoro si sente la voce di Emmanuel Macron, il presidente della Francia, che ripete in continuazione: “Je vous protégerai” (in italiano: vi proteggerò). Il video porta il titolo: “SOS, salva la vecchia Sophie”.

Fino alla fine di luglio 2017, nessuno aveva ancora rivendicato il sequestro, solo allora il “Gruppo per il sostegno dell’Islam e dei musulmani” (https://www.africa-express.info/2017/03/08/cinque-gruppi-jihadisti-attivi-nel-sahel-si-sono-riuniti-sotto-la-guida-di-un-capo-tuareg/) ha fatto girare un altro video con sei ostaggi, tra loro la Pétronin.

Il figlio di Sophie, Sébastien Pétronin, aveva criticato più volte il governo francese per non aver accelerato la liberazione della madre. Secondo il figlio, durante i primi undici mesi dopo il rapimento Parigi non avrebbe mosso un dito. Solo alla fine del 2017 un portavoce aggiunto del Quai d’Orsay aveva dichiarato che il suo governo osserva per motivi di sicurezza con discrezione la situazione della donna francese rapita in Mali.

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Tutto il Sahel è in preda ai continui e incessanti attacchi dei terroristi. Oggi si sono verificati ben due assalti in pieno centro di Ouagadougou, la capitale del Burkina Faso. L’ambasciata francese e lo Stato maggiore dell’esercito burkinabè sono stati attaccati da uomini armati. Secondo il governo di Ouagadougo, sarebbero stati uccisi sette governativi e otto miliziani, mentre altre sei persone sarebbero state ferite, tra loro due civili. Il ministero degli Esteri di Parigi ha fatto sapere che non si registrano vittime di nazionalità francese.

Secondo l’Agenzia France-Presse le vittime sarebbero ben di più: almeno trenta morti e oltre ottanta i feriti.
Ouagadougou ha condannato gli attacchi di oggi, puntando il dito sui terroristi jihadisti che operano in tutto il Sahel. E il presidente francese ha garantito l’appoggio della Francia e dei suoi militari che già si trovano nella zona. Questa sera elicotteri militari francesi hanno sorvolato la capitale.

Una fonte che ha preferito l’anonimato, ha riferito al corrispondente del quotidiano francese “Le Monde” che dapprima sarebbero esplose due vetture nel parcheggio dello Stato maggiore e subito dopo si sarebbero uditi dei colpi di arma da fuoco davanti all’ambasciata francese.

Due attentati terroristi a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso

Testimoni oculari hanno riferito che degli uomini armati avrebbero iniziato a sparare sui passanti in prossimità dell’ambasciata mentre uscivano dalla loro vettura.

Non è la prima volta che la capitale bukinabè è teatro di violenti attacchi terroristi. Nel gennaio 2016 sono stati presi di mira l’albergo Splendid e Le Cappuccino, un caffè ristorante situato di fronte all’hotel, entrambi frequentati da clientela occidentale.
https://www.africa-express.info/2016/01/16/attacco-terroristico-a-ouagadougou-morti-e-ostaggi/. Mentre nell’agosto del 2017 i jihadisti avevano preso di mira il ristorante Aziz Istanbul. In entrambi i casi ci furono molti morti anche tra gli stranieri. (https://www.africa-express.info/2017/08/14/attentato-un-ristorante-di-ouagadougou-almeno-18-morti/)

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

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