NIGERIA

Minacce americane alla Nigeria: “Se gli islamisti non smettono di uccidere i cristiani interveniamo”

Africa ExPress
Abuja 9 novembre 2025

Dall’inizio del mese il presidente statunitense, Donald Trump, sta minacciando la Nigeria di voler intervenire militarmente se il governo di Abuja non dovesse prendere le misure necessarie per porre fine alle uccisioni di cristiani.

Sul suo account Truth Social, Trump ha poi rincarato la dose, sottolineando che Washington interromperà immediatamente anche tutti gli aiuti e l’assistenza alla Nigeria.

Il presidente americano ha poi sottolineato ai giornalisti: “Stanno ammazzando molti cristiani e noi questo non lo permetteremo”.

E il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, ha immediatamente lanciato un ultimatum a Abuja: “O il governo nigeriano protegge i cristiani, oppure noi uccideremo i terroristi islamici che commettono queste atrocità.

Nigeria nella lista CPC

Gli USA considerano di fatto la Nigeria come Paese Particolarmente Preoccupante (CPC), designazione che vien attribuita dal segretario di Stato, su delega del presidente, come nazione responsabile di violazioni gravi della libertà religiosa.Trump aveva già inserito la ex colonia britannica nella lista CPC durante il suo primo mandato, ma tale misura è poi stata tolta durante l’amministrazione di Joe Biden.

Ovviamente la Commissione USA per la Libertà Religiosa Internazionale (USCIRF) ha accolto favorevolmente la decisione del presidente, perché ritiene che il governo nigeriano dimostri troppa tolleranza nei confronti di violazioni sistematiche, continue e gravi della libertà religiosa.

Musulmani e cristiani equamente divisi

La popolazione nigeriana è divisa quasi equamente tra cristiani, che costituiscono il 45 per cento, mentre i musulmani rappresentano il 53 per cento. Il Paese comprende più di 250 gruppi etnici e la regione della fascia centrale riflette maggiormente questa diversità etnica.

La Nigeria, maggior produttore di petrolio del continente, conta oltre 220 milioni di abitanti. Nel nord del Paese la popolazione è prevalentemente di religione musulmana, mentre nel sud è per lo più cristiana. Da oltre 15 anni gruppi di terroristi stanno continuamente attaccando le comunità nel nord, prevalentemente musulmana.

Nigeria centrale: scontri tra pastori e agricoltori

Da decenni anche il centro della Nigeria è teatro di violenti scontri tra i pastori fulani, prevalentemente musulmani, e gli agricoltori cristiani, di varie etnie, che, secondo gli esperti si contendono le risorse. Con il peggioramento dei cambiamenti climatici, le aggressioni sono aumentate notevolmente.

Smentito Trump

Alti funzionari nigeriani ed esperti hanno smentito le affermazioni di Trump relative alle uccisioni di massa di cristiani.

I vari gruppi armati attivi in Nigeria colpiscono tutti, cristiani e musulmani. Boko Haram, vicino a al Qaeda e ISWAP, legato allo stato islamico (cugini di Boko Haram che si sono separati dal gruppo principale nel 2016) prendono di mira persone di tutte le fedi religiose e operano per lo più nel nord-est. Mentre Lakurawa e bande di predoni dediti anche a rapimenti, hanno guadagnato terreno nel nord-ovest. Quest’ultimo gruppo armato si sta infiltrando in Nigeria soprattutto dal vicino Niger.

Falso genocidio dei cristiani

Malik Samuel, ricercatore senior presso l’organizzazione no profit Good Governance Africa, sostiene: “Non esiste un genocidio dei cristiani in Nigeria, ma ciò non significa che non ci siano cristiani uccisi o presi di mira a causa della loro fede”. Ha poi aggiunto: “Gruppi armati come l’ISWAP, ad esempio, prendono di mira i cristiani”.

Yusuf Tuggar, ministro degli Esteri di Abuja, il 4 novembre scorso, in occasione  della sua visita a Berlino, ha ricordato al presidente americano che in base alle leggi vigenti e la Costituzione nigeriana, “è impossibile” che lo Stato sia coinvolto nella persecuzione dei cristiani.

Nigeria: terroristi Boko Haram

La presidenza nigeriana, invece, ha dichiarato che accoglierà con favore l’aiuto degli Stati Uniti nella lotta contro gli insorti islamici, ma a condizione che venga rispettata l’integrità territoriale del Paese.

Ridurre povertà estrema

Mentre a Kaduna, uno degli Stati nordoccidentali più colpiti dalla violenza contro musulmani e cristiani, il leader religioso islamico, Ahmed Gumi, ritiene che le dichiarazioni di Trump rischiano di alimentare ulteriormente le tensioni nel Paese. Gumi ha poi aggiunto che Abuja dovrebbe invece impegnarsi per ridurre la povertà nel nord del Paese, elemento essenziale per porre fine all’insicurezza.

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