Lamu, 3 gennaio 2021
Nella contea di Lamu, nord est del Kenya, in prossimità del confine con la Somalia, la tensione è alle stelle. Nell’anno appena iniziato, nel villaggio di Witho sono state brutalmente ammazzate diverse persone nella notte tra domenica e lunedì.
Durante un attacco, perpetrato da un gruppo di una trentina di uomini armati non ancora identificati, sono state bruciate almeno dieci abitazioni. Sei le vittime finora accertate: a quattro sono state legate le mani dietro la schiena prima di essere bruciate vive in un locale che vendeva alcolici. Tra loro anche il proprietario dell’attività commerciale.
A un altro abitante del villaggio è stato dapprima inferto un fendente allo stomaco per poi essere decapitato, mentre il sesto è stato ammazzato con colpi di arma da fuoco ed è stato ritrovato questa mattina nel piccolo centro commerciale del luogo.
Anche se l’attacco non è ancora stato rivendicato, secondo il commissario della contea di Lamu, Irungu Machari, l’aggressione della scorsa notte porta l’impronta dei miliziani di al-Shebab, i sanguinari terroristi attivi in Somalia, che nel recente passato sono stati responsabili di diversi attentati in Kenya. Ma c’è chi la pensa diversamente. Generalmente i terroristi sono tutti ben armati, questa volta, invece, solo alcuni imbracciavano fucili, mentre altri, secondo testimoni oculari, erano equipaggiati solamente di coltellacci e machete.
Va ricordato che i terroristi al-Shabab non perdonano la presenza delle truppe keniote nel contingente dell’ AMISOM, Missione dell’Unione Africana in Somalia. A metà settembre, nella contea di Lamu, durante un’imboscata di un convoglio, sono morti 15 militari delle forze armate del Kenya L’attentato è poi stato rivendicato dai macellai somali.
La polizia di Lamu ha fatto sapere che sabato è morto anche un motociclista urtando una bomba artigianale che si trovava sul ciglio della strada nell’area di Kiunga, ancora più vicino al confine con la Somalia.
Africa ExPress
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