AFRICA

Nigeria: Boko Haram rapisce oltre 300 studenti nello stato di Katsina

Speciale per Africa-ExPress
Cornelia I. Toelgyes
16 dicembre 2020

Sono arrivati nella Government Science secondary school di Kankara, nel distretto di Katsina, nel nord-ovest della Nigeria, venerdì, poco prima delle dieci di sera, in sella alle loro motociclette, armati di Kalašnikov. E poche ore fa i terroristi Boko Haram hanno rivendicato l’attacco. Altro che “banditi” comuni, come è stato annunciato in precedenza dal governo di Abuja.

Il gruppo armato ha ingaggiato una sparatoria con gli addetti alla sicurezza e hanno minacciato i ragazzi che li avrebbero uccisi qualora avessero tentato di fuggire. Molti sono riusciti a scappare ugualmente e si sono salvati. Hanno rilasciato le loro testimonianze, ma taluni aspetti dell’assalto non sono ancora stati chiariti e a tutt’oggi mancano all’appello ancora 333 studenti.

L’ufficio del presidente, Muhammadu Buhari, ha detto lunedì di essere in contatto con i rapitori per la liberazione dei ragazzi. Garba Shehu, portavoce del Capo dello Stato anche affermato che è già stato localizzato il covo dove vengono tenuti nascosti gli ostaggi e che  è stato impegnato un massiccio spiegamento di truppe nella zona, e infine ha aggiunto: “I militari sono in possesso delle coordinate dei banditi e degli ostaggi; tutta l’area è circondata”. Sembra che la base dei “banditi” si trovi area boschiva di Zango/Paula a Kankara.

E il governatore di Katsina, Aminu Bello Masari, dopo aver incontrato il presidente che si trova in visita privata nel suo stato di origine, ha rassicurato i reporter: “Stiamo facendo grandi progressi”.

Infatti Buhari si trova attualmente a Daura, la sua città natale e è stato molto criticato perché non si è precipitato immediatamente sul luogo del rapimento, ha inviato invece una delegazione da Abuja, la capitale amministrativa e sede del governo.

Buhari ha condannato l’attacco apostrofando la banda “quei codardi di banditi” e ha aggiunto: “Accompagniamo con le nostre preghiere i ragazzi e le loro famiglie, le autorità scolastiche e coloro che sono stati feriti”.

La parola “banditi” è diventato un nome collettivo nel nord-ovest della Nigeria. Vengono così chiamati sia i pastori semi-nomadi che gruppi di vigilanza privata e altri.

Finora non è stata avanzata nessuna richiesta di riscatto. La tattica di questo rapimento è la fotocopia di quello perpetrato a Chibok nel 2014. Allora i miliziani Boko Haram rapirono oltre 300 ragazze dal dormitorio in un collegio. Molte di loro non sono mai più ritornate a casa.

La maggior parte dei sequestri messi in atto dai “banditi” si sono risolti in passato pagando un lauto riscatto e la popolazione è tutt’ora convinta che è un modo veloce di risolvere il problema laddove falliscono operazioni di polizia.

E mentre i terroristi hanno messo a segno il maxi-sequestro nel nord ovest, altri miliziani di Boko Haram si sono scatenati in Niger, al confine con la Nigeria, dove hanno brutalmente ammazzato 27 persone. Il fatto è avvenuto la notte tra sabato e domenica, giorno nel quale si sono svolte le elezioni regionali e comunali nella ex colonia francese.

Toumour, Niger

I residenti di Toumour, nel dipartimento di Bosso sono ancora in stato di shock. Oltre ai morti, ci sono parecchi feriti e altri risultano ancora dispersi. I terroristi hanno anche incendiato tra 800 e 1000 edifici, tra cui il mercato.

Un testimone ha riferito che i terroristi sarebbero arrivati a piedi dopo aver attraversato a nuoto le acque del lago Ciad. “Erano una settantina e per tre ore hanno scatenato l’inferno a Toumour”, ha specificato un residente.

La regione di Diffa ospita, secondo l’ONU, 300mila profughi scappati dalle regioni del nord-est della Nigeria per mettersi in salvo dalle continue aggressioni di Boko Haram. La regione e la città du Diffa, sono stati attaccati a più riprese in maggio. Allora hanno perso la vita almeno 12 soldati nigerini,

La Nigeria è considerata tra i Paesi più pericolosi del mondo, ma condivide questo triste primato con altri Paesi africani. Secondo l’ultimo risk-indices, elaborato da Verisk Maplecroft, società globale di consulenza strategica e di rischio con sede a Bath, Regno Unito, 7 dei 10 Paesi a alto rischio si trovano in Africa. Ai primi posti troviamo Somalia, Burkina Faso e Mali, seguiti da Camerun, Mozambico, Niger, Congo-K. La Nigeria si posiziona all’undicesimo.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes
#BringBackOurBoys

.

 

 

Cornelia Toelgyes

Giornalista, vicedirettore di Africa Express, ha vissuti in diversi Paesi africani tra cui Nigeria, Angola, Etiopia, Kenya. Cresciuta in Svizzera, parla correntemente oltre all'italiano, inglese, francese e tedesco.

Recent Posts

Un parallelo tra Ruanda e Palestina: cosa ha fatto e cosa sta facendo la stampa internazionale?

EDITORIALE Federica Iezzi 30 aprile 2024 Dal Ruanda alla Palestina, da un genocidio all'altro, quali…

37 minuti ago

Forze armate della Nigeria alle prossime guerre con i caccia “leggeri” dell’italiana Leonardo SpA

Speciale per Africa ExPress Antonio Mazzeo 29 aprile 2024 Sarà consegnato entro la fine del…

23 ore ago

Lotta ai migranti: l’Italia non è più sola, in Ciad sbarcate truppe ungheresi e il governo vuol cacciare i militari USA

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 28 aprile 2024 E’ giallo sui militari arrivati…

2 giorni ago

Libertà di stampa in Lesotho: giornalista minacciato di morte per inchiesta esplosiva sulla corruzione

Speciale per Africa ExPress Sandro Pintus 29 aprile 2024 In Lesotho, piccolo reame africano, enclave…

3 giorni ago

La giunta militare del Burkina Faso non accetta critiche: BBC e Voice of America sospesi per due settimane

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 26 aprile 2024 Il regime militare burkinabé ha…

4 giorni ago

Epidemia di vaiolo delle scimmie esplode in Congo Brazzaville

Africa ExPress 25 aprile 2024 La Repubblica del Congo ha denunciato un'epidemia di mpox, il…

5 giorni ago