AFRICA

Vittoria progressista: il Gabon cancella la legge che punisce l’omosessualità

Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
30 giugno 2020

Il Senato del Gabon ha seguito le orme dei deputati del Parlamento. Lunedì anche i senatori hanno espresso parere favorevole alla depenalizzazione dell’omosessualità.

Gabon: depenalizzata omosessualità

Anche il Senato ha votato una modifica del codice penale che lo stesso aveva introdotto meno di un anno fa.

Di fatto i rapporti tra due persone dello stesso sesso non erano vietati in Gabon fino a luglio 2019; solamente con l’introduzione dell’emendamento omofobo voluto dalla Camera Alta era diventato un reato, passibile con 6 mesi di prigione e un’ammenda di 7.600 euro.

Lunedì 59 senatori hanno approvato la soppressione dell’emendamento , 17, invece, i contrari, mentre 4 si sono astenuti.

La scorsa settimana all’Assemblea nazionale, controllata dal raggruppamento politico al potere, (Partito Democratico Gabonese, PDG), 48 deputati hanno espresso parere favorevole, 24 i contrari, 25 gli astenuti. Al dibattito era presente anche il ministro della Giustizia, Julien Nkoghe Bekale.

Se nelle aule parlamentari i dibattiti sono stati piuttosto accesi, nelle strade, sui media e sui social network si continua a discutere sulla depenalizzazione e parte della popolazione è tutt’altro che favorevole all’abolizione della legge omofoba. Della stessa opinione sono un partito d’opposizione, il clero e persino la maggioranza presidenziale giacché ritengono che l’omosessualità sia contraria agli usi e costumi della società gabonese. Alcuni si sono spinti anche oltre, affermando che la proposta tanto appoggiata dal governo stesso, sia solo un modo per accontentare donatori e finanziatori occidentali.

Ali e Sylvia Bongo Odimba

Anche la first lady, Sylvia Bongo Ondimba (francese di nascita), moglie del presidente Ali Bongo Ondimba, sostiene senza se e senza ma la depenalizzazione dell’omosessualità e lunedì la sua associazione ha postato su twitter: “Le nostre differenze sono la nostra ricchezza. Essere tolleranti significa accettare di vivere insieme malgrado le nostre differenze”.

Gli appartenenti alle comunità LGBT (termine collettivo per riferirsi a persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) non hanno vita facile in oltre metà dei Paesi africani. Tra questi alcuni non solo vietano e reprimono rapporti tra lo stesso sesso, ma è in vigore persino la pena di morte per i trasgressori.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes

Cornelia Toelgyes

Giornalista, vicedirettore di Africa Express, ha vissuti in diversi Paesi africani tra cui Nigeria, Angola, Etiopia, Kenya. Cresciuta in Svizzera, parla correntemente oltre all'italiano, inglese, francese e tedesco.

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