AFRICA

Caccia al gay in Tanzania: arrestati venti omosessuali, dodici donne e otto uomini

Africa ExPress
Zanzibar, 17 settembre 2017

A Zanzibar, l’isola della Tanzania con una status di semi autonomia, abitata per lo più da cittadini di fede islamica, sono state arrestate venti persone, sospettate di essere omosessuali. Si tratta di dodici donne e otto uomini.

Le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nell’albergo dove questo gruppo di persone seguiva un corso di prevenzione contro l’infezione da HIV / AIDS, tenuto da un’organizzazione non governativa.  Hassan Ali, comandante della polizia regionale, ha confermato il fatto e ha aggiunto che attualmente tutte le persone fermate sono sotto interrogatorio.

Omofobia a Zanzibar, Tanzania

In Tanzania l’omosessualità viene considerata un crimine ed è punibile con una pena detentiva fino a trent’anni. Fino a qualche tempo fa le autorità tanzaniane erano più tolleranti rispetto ad altri Paesi africani e ignoravano praticamente le comunità gay. Solo recentemente il governo ha inasprito i controlli, tant’è vero che all’inizio dell’anno sono stati chiusi i centri anti AIDS, perché, secondo il ministro della Salute, Ummy Mwalimu, alcune ONG userebbero le cliniche private per promuovere il sesso tra gay (http://www.africa-express.info/2017/02/18/tanzania-campagna-contro-omosessuali/)

Venerdì scorso il viceministro della Salute ha chiesto in Parlamento di combattere l’omosessualità e i gruppi che la sostengono con tutte le forze. Nel recente passato il governo aveva anche preannunciato che non avrebbe più tollerato gli stranieri nel Paese che promuovono campagne in favore di gay e lesbiche. Inoltre, da luglio dello scorso anno è stata vietata l’importazione e la vendita di lubrificanti sessuali, che, sempre secondo il ministro della sanità, incoraggerebbero l’omosessualità, che a sua volta sarebbe fonte di infezione da HIV/AIDS.

In trentotto Paesi africani l’omosessualità è considerata un crimine. In alcuni Paesi, come in Mauritania, Sudan e Somalia è punibile con la pena di morte, grazie all’applicazione della Sharia.

Africa ExPress

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

Recent Posts

Denuncia del NYT: colf kenyane sfruttate fino alla morte in Arabia Saudita

Dal Nostro Corrispondente Costantino Muscau Nairobi, 20 dicembre 2025 Le casalinghe in Italia, siano esse…

5 ore ago

Guinea Bissau: moglie ex presidente indagata per riciclaggio di denaro

Africa ExPress 19 dicembre 2025 Dinisia Reis Embalo, moglie dell’ex presidente della Guinea Bissau, Umaro Sissoco…

17 ore ago

Il Cremlino non demorde: continua l’arruolamento di giovani africani per combattere in Ucraina

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 18 dicembre 2025 Un giovane kenyano non ha…

2 giorni ago

Namibia, anche cambiando nome Adolf Hitler vince le elezioni per la quinta volta

Speciale per Africa ExPress Sandro Pintus 17 dicembre 2025 Adolf Hitler Uunona ha vinto con…

3 giorni ago

Bombardata dai ribelli base ONU in Sudan: uccisi 6 caschi blu

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 15 dicembre 2025 Alcuni giorni fa le Rapid…

4 giorni ago

Congo-K, si firma la pace ma continua la guerra

Africa ExPress 14 dicembre 2025 Solo poco più di una settimana fa i leader della…

6 giorni ago