Lapidazione nel nord del Mali
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 18 maggio 2017
Doppio assassinio ieri nel nord del Mali, nella vallata di Tahglit, tra le città di Aguel’hoc e Tessalit. Una coppia, un uomo ed una donna, sono stata lapidati ieri da un gruppo di terroristi islamici, perché accusati di aver convissuto senza essere sposati, una grave violazione della legge islamica. E’ la prima volta che una fatto del genere è stato segnalato in Mali dopo il 2012, quando una parte del nord della ex colonia francese era controllata da gruppi di jihadisti.
Secondo la testimonianza di notabili del luogo, la coppia è stata arrestata martedì scorso da estremisti islamici. L’uomo e la donna sarebbero stati buttati in due buche, scavate precedentemente dai loro assassini e lapidati a morte da quattro individui non meglio identificati, non è stato dato di sapere nemmeno il gruppo terrorista di appartenenza.
Nel 2012 oltre la metà del nord della ex-colonia francese era sotto il controllo dei gruppi jihadisti. Solo con l’arrivo nel 2013 del contingente internazionale della missione MINUSMA, in gran parte dell’aerea è stata ristabilita l’autorità del governo. Diverse zone sfuggono ancora al controllo delle truppe maliane e internazionali, malgrado sia stato firmato nel giugno 2015 il “Trattato per la pace e la riconciliazione nel Mali”. (http://www.africa-express.info/2015/06/24/firmato-laccordo-di-pace-mali-anche-dai-ribelli-maggioranza-tuareg/).
La situazione nella ex colonia francese resta ancora precaria, l’insicurezza, causata dalle continue minacce terroriste hanno reso necessario prolungare di altri sei mesi lo stato d’emergenza. L’Assemblea nazionale ha approvato tale provvedimento all’inizio del mese a Bamako, la capitale del Paese.
E proprio per il grave stato di insicurezza che affligge ormai tutto il Paese, ieri il capo della Missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite in Mali, Jean-Pierre Lacroix, ha annunciato che ben presto saranno inviate delle truppe senegalesi di intervento rapido.
Il 29 giugno 2016 il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha rinforzato e esteso per un altro anno il mandato di MINUSMA. Con la risoluzione 2295, adottata all’unanimità dai quindici Paesi membri, il nuovo organico sarà composto da 12 338 membri di personale in uniforme: 11.024 militare, 36 osservatori militari, 1.278 poliziotti.
Inoltre Eucap Sahel Mali (European External Action Service), missione civile dell’UE con base a Bamako, ha messo a disposizione delle forze dell’ordine maliane e dei ministeri interessati, esperti in formazione e strategia per sostenere la riforma nel settore della sicurezza. La Svizzera è il primo paese non membro ad aver concluso un accordo di partecipazione con Eucap. Anche tale missione è stata rinnovata lo scorso 11 gennaio dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU per altri due anni.
Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes
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