Africa ExPress
Pretoria, 25 gennaio 2017
La polizia sudafricana ha sequestrato cinquemila pelli d’asino durante un blitz, effettuato la scorsa settimana in una fattoria a Benoni, a est di Johannesburg.
Le forze dell’ordine sospettano che gli asinelli siano stati macellati illegalmente e che le loro pelli siano destinate al mercato cinese. La gelatina contenuta in questi pellami viene utilizzata per la preparazione di tonici, che rallenterebbero la menopausa, curerebbero l’insonnia e sarebbero pure indicati per problemi di circolazione. Ovviamente per chi ci crede.
Un giro d’affari di milioni di dollari, perché grazie alle loro supposte proprietà curative, i cinesi sono disposti a pagare prezzi altissimi per le pelli dei ciuchi.
Il blitz della polizia è avvenuto dietro la segnalazione di una signora, che da giorni avvertiva un effluvio insopportabile di carne in putrefazione. Per il momento nessun arresto, ma gli agenti hanno riferito di aver raccolto nuove informazioni volte a far luce sul commercio di carni e pelli senza i necessari certificati veterinari. Si sospetta ovviamente il coinvolgimento di cittadini cinesi residenti nel Paese.
La South African National Society for the Prevention of Cruelty to Animals (NSPCA) riporta che molti asini vengono abbattuti a colpi di martello e scuoiati ancora vivi e accusa il governo di fare poco niente per contrastare queste pratiche crudeli, per giunta illegali.
Dallo scorso anno in Niger è vietato l’export degli asini, mentre il governo del Burkina Faso ha bandito quello del loro pellame.
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