Passa all’Onu la gestione della missione in Centrafrica

Nostro Servizio Particolare
Cornelia I. Toelgyes
Quartu Sant’Elena, 18 settembre 2014

Ci sono voluti quasi cinque mesi ma alla fine il pachiderma Nazioni Unite, (che si muove con lentezza e cautela) ha preso in mano la missione militare nella Repubblica Centrafricana. Il 15 settembre il segretario generale dell’ONU Ban Ki-Moon, ha lanciato un comunicato stampa per dare ufficialmente il benvenuto alla nuova missione dell’organizzazione nella Repubblica Centrafricana denominata MINUSCA (Missione Multidimensionale Integrata per la Stabilizzazione nella Repubblica centrafricana). Le forze dell’Unione Africana del contingente MISCA presenti con 5250 (850 soldati del Ciad hanno dovuto lasciare il Paese qualche mese fa perché accusati di aver usato la popolazione come scudi umani) e le truppe francesi dell’operazione Sangaris si uniranno al contingente dell’ONU, che ha inviato 6500 soldati e 1000 poliziotti.

Tutte le unità militari presenti saranno sotto il commando del camerunense Martin Chomu Tumenta, (precedentemente era a capo della missione MISCA) che ha ricevuto l’incarico di guidare MINUSCA dal segretario generale dell’ONU alla fine di luglio. Rappresentante di Ban Ki-Moon nel CAR è Babacar Gayé, senegalese, mentre Hervé Ladsous, un diplomatico francese, sottosegretario generale dell’ONU, è responsabile per il corpo di pace. In una solenne cerimonia tenutasi a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, insieme hanno presentato MINUSCA e le sue mansioni.

La priorità di MINUSCA è quella di proteggere i civili, riportare nel Paese la legalità, avviarlo verso un nuovo processo politico di stabilità, democrazia e sviluppo che lo  porti a libere elezioni nel primo trimestre del 2015.

Nel suo comunicato Ban Ki-Moon ha sottolineato l’importanza del ruolo della mediazione internazionale e l’assistenza dei partner internazionali, inclusa l’Economic Community of Central African States (ECCAS) per riportare lo stato di diritto nel Paese e nell’assicurare la protezione dei diritti umani. Ha anche espresso il suo profondo disappunto per le incessanti violenze e ha fatto un appello a tutte le parti in causa perché fermino gli attacchi contro la popolazione civile, chiedendo di rispettare gli accordi firmati a Brazzaville il 23 luglio di quest’anno.

Oltre 2,2 milioni di persone, necessitano di assistenza umanitaria immediata. Gli sfollati sono ormai seicentocinquantamila, oltre trecentomila si sono rifugiati nei Paesi confinanti.

I Séléka, cioè i miliziani musulmani, non hanno ratificato il trattato di pace di Brazzaville; dunque MINUSCA incontrerà non poche difficoltà per disarmarli. Le truppe dovranno anche controllare le campagne, farsi consegnare le armi da tutti i gruppi belligeranti, coinvolti nel conflitto e mettere sotto il loro diretto controllo le risorse di oro e diamanti, per impedire che i Séléka e gli anti-balaka (cioè le milizie cristiane) si finanzino attraverso le vendita al mercato nero delle risorse minerarie.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
twitter: @cotoelgyes

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

Recent Posts

Il Cremlino non demorde: continua l’arruolamento di giovani africani per combattere in Ucraina

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 18 dicembre 2025 Un giovane kenyano non ha…

1 giorno ago

Namibia, anche cambiando nome Adolf Hitler vince le elezioni per la quinta volta

Speciale per Africa ExPress Sandro Pintus 17 dicembre 2025 Adolf Hitler Uunona ha vinto con…

2 giorni ago

Bombardata dai ribelli base ONU in Sudan: uccisi 6 caschi blu

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 15 dicembre 2025 Alcuni giorni fa le Rapid…

3 giorni ago

Congo-K, si firma la pace ma continua la guerra

Africa ExPress 14 dicembre 2025 Solo poco più di una settimana fa i leader della…

5 giorni ago

Due serate della cucina italiana a Mogadiscio

Africa ExPress Mogadisco, 11 dicembre 2025 Visto il successo della precedente edizione, anche quest’anno l’ambasciata…

6 giorni ago

Ma l’America è sempre antinazista e antifascista?

Speciale per Africa ExPress Giovanni La Torre 11 dicembre 2025 Le recenti, pesanti posizioni espresse…

1 settimana ago