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Scoppia un’epidemia di Ebola in Guinea: almeno 60 morti

Nostro Servizio Particolare Cornelia I. Toelgyes 25 marzo 2014 Ieri l’UNICEF aveva diffuso la notizia che il terribile virus ebola aveva fatto il suo ingresso anche a Conakry, la capitale della Guinea, uccidendo due persone. Ed è solo di poche ore fa la smentite del capo della divisione prevenzione del Ministero della sanità e dell’igiene pubblica della Guinea, Sakoba Keita: “Appena adesso l’Istituto Pasteur di Dakar mi ha fatto avere le prime analisi dalle quali si evince che i casi segnati a Conakry non erano stati colpiti da ebola, bensì di una febbre emorragica la cui causa è ancora da determinare”. Dall’inizio di febbraio si sono presentati molti casi ebola nel sud del paese, precisamente nelle province di Macenta, Guéckédou e Kissidongou.  L’epidemia è stata diagnosticata a Lione, in Francia. Per ora si parla tra 59 e 80 morti  causati dal terribile virus killer nel sud del paese. Per fortuna, non ha raggiunto la capitale, l’unica città densamente popolata è la capitale. Il resto della popolazione, dieci milioni di abitanti, vive nelle aeree rurali.

Ebola è un microrganismo dalla famiglia dei filovirus. A sua volta il virus è suddiviso in quattro sottotipi che prendono in nome dalla zona dove sono stati identificati la prima volta: Zaire, Sudan, Costa d’Avorio e Reston. L’incubazione della malattia è di 7-10 giorni, poi esplode con febbre acuta, cefalea, mialgia, stato di progressiva spossatezza, associata ad esantema, shock e manifestazioni emorragiche cutanee e mucose.

La malattia si manifesta con forte febbre cui presto si aggiunge un’ insopportabile emicrania. Più il virus si moltiplica, più attacca gli organi interni che vengono distrutti e praticamente liquefatti. Intervengono vomito inarrestabile, rosso e nero, diarrea rossa e delirio totale. Il viso e il corpo si coprono di macchie scarlatte purulente (anche Edgard Allan Poe, ma con la fantasia, nel suo racconto “La maschera della morte rossa”, aveva descritto una malattia simile). Alla fine tutti gli organi esplodono e l’ammalato muore tra indicibili sofferenze.

La cura è solo sintomatica e la mortalità è tra l’ottanta e il novanta percento. La trasmissione avviene tramite contatti umani e da siringhe e aghi infetti. L’ebola non era mai stata identificata in Guinea.  Negli ultimi anni è stata riscontrata solamente in Uganda, Congo (RDC), Sud Sudan e nel Gabon. Questa volta, a uccidere, non sono state né bombe, né armi, nemmeno la fame, bensì un terribile virus. In Africa la morte è sempre in agguato, i killer hanno molti nomi in questo continente. Questa volta si chiama ebola.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
twitter @cotoelgyes  

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

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