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Malawi, un governo africano che combatte la corruzione

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Cornelia I. Toelgyes
29 gennaio 2014
Il più grande scandalo finanziario che ha scosso il Malawi arriva finalmente in aula oggi, mercoledì 29 gennaio 2014 a Lilongwe, la sua capitale. Almeno 68 i prominenti personaggi accusati di aver sottratto, rubato, fondi statali.

Per ora è stato accertato un ammanco di 20 milioni di dollari, ma si mormora di una cifra ben più alta, cinquecentocinquanta milioni di dollari, spariti nel giro di dieci anni e che corrisponderebbero ad un terzo del budget dello Stato,  ha spiegato il ministro dell’Informazione, Brown Mpinganjira.

Anche la presidente Joyce Banda non esclude che un terzo del budget potrebbe essere stato rubato. Banda si è avvalsa di investigatori internazionali per provare le accuse e per districare questo matassa di imbrogli. Pare, infatti, che alti funzionari usassero un sistema di pagamento centralizzato on-line per trasferire denaro a ditte fantasma per servizi mai prestati e, una volta terminata l’operazione, avessero cancellato i nominativi delle società dal sistema.

I primi ad apparire in aula questa mattina: Leonard Kalonga, un alto funzionario e due donne, manager, Caroline Savala e Agnes Katengeza. L’udienza è stata rinviata su richiesta degli avvocati della difesa.

La polizia ha scoperto questo incredibile caso di corruzione per pura combinazione mentre indagava sull’omicidio del ministro del bilancio, Paul Mphwiyo, avvenuto lo scorso settembre. Sicuramente Mphwiyo doveva aver fiutato qualcosa: il suo compito era proprio quello di contrastare la corruzione galoppante. Il primo sospettato del suo omicidio è l’ex-ministro della giustizia, Raphael Kasambare.

Il quaranta per cento del bilancio del Malawi proviene da finanziatori occidentali, che, dopo questo scandalo hanno ovviamente sospeso i pagamenti accordati, mentre il Fondo Monetario Internazionale ha devoluto poche settimane fa la somma di 20 milioni di dollari che erano stati bloccati a ottobre.

Chissà se il Malawi sarà preso d’esempio da altri stati africani, dove la corruzione è regina.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
twitter @cotoelgyes

Nella foto in alto la presidente Joyce Banda, in basso un manifesto contro la corruzione  

 

 

 

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

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