In tutte le chiese del Sudafrica si sono succedute veglie di preghiera per l’ex presidente Nelson Mandela, de due giorni in ospedale per curare un’ennesima infezione polmonare. Le sue condizioni sono gravi ma stabili, ha spiegato un portavoce dell’istituito di Pretoria dove l’eroe è ricoverato. “Comunque respira da solo”, cioè senza l’aiuto di una macchina, “un segnale positivo”, ha aggiunto.
Mandela, 94 anni, quest’anno è già stato ospedalizzato tre volte e qualche giorno fa era ricaduto. La malattia ai polmoni lo rincorre da quando era in prigione. E’ durante quei 27 anni passati in carcere che il vecchio leader ha preso la tubercolosi.
Centinaia di fedeli hanno partecipato alla messa domenicale presso la chiesa di Soweto Regina Mundi, famosa per il ruolo che ebbe nella campagna anti-apartheid. Ecco alcune parole del celebrante, padre Sebastian Rossouw: “Purtroppo la morte di ciascuno di noi è nell’ordine delle cose, anche se noi vorremmo che lui non se ne andasse mai. E’ per questo che preghiamo”.
Ma i commenti della gente, raccolti da Karen Allen, corrispondente della BBC sono più positivi: “ C’è la certezza assieme alla speranza che riprenda le forze, come ha fatto tutte le altre volte”.
Graca Machel, la moglie di Mandela, ha annullato un viaggio a Londra dove avrebbe dovuto partecipare a una serie di incontri per rimanere al capezzale del marito in ospedale a Pretoria. Anche Makiziwe, una delle figlie di Mandela è accanto al padre.
L’arcivescovo Desmond Tutu, fraterno amico del presidente e compagno nella lotta contro l’apartheid, ha invitato tutti i sudafricani a pregare per lui perché guarisca al più presto. Mentre l’attuale presidente Jacob Zuma ha rispettato tutti gli impegni che aveva in programma fuori dalla capitale. Un suo portavoce ha detto che si recherà da Mandela se i medici gli consiglieranno di farlo.
Fonti agenzie
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