MADAGASCAR

Madagascar: il golpista si autoincorona presidente

Africa ExPress
16 ottobre 2025

Fra poche ore il colonnello Michaël Randrianirina presterà giuramento come presidente del Madagascar.

Randrianirina lo ha annunciato ieri con un comunicato, firmato di suo pugno e trasmesso dalla TV di Stato.

I militari e la protesta

Il neoleader dell’Isola Stato è un oppositore di lunga data di Andry Rajoelina. Il colonnello è riuscito a far sollevare dall’incarico il 51enne capo dello Stato dopo l’ammutinamento di gran parte dell’esercito che si è unito alle proteste dei giovani di GEN Z.

Protesta di GEN Z in Madagascar

Randrianirina è nato 51 anni fa a Sevohipoty nella regione di Androy, nell’estremo sud dell’Isola, ma la sua data di nascita esatta resta sconosciuta, come spesso succede in molte parti del continente.

Va ricordato che in passato l’attuale nemico di Rajoelina è stato però dalla sua parte. Tant’è vero che nel 2009, dopo un colpo di Stato militare, le truppe dell’unità d’élite CAPSAT (corpo dell’esercito del personale e dei servizi amministrativi e tecnici) di cui il colonnello fa parte, hanno aiutato l’ormai ex capo di Stato a prendere il potere. Allora ha occupato questa posizione dal 2009 al 2014. E’ sato poi eletto democraticamente nel 2018 e nel 2023 per un secondo mandato.

Rajoelina destituito

E due giorni fa, i deputati dell’Assemblea Nazionale (sciolta ufficialmente qualche ora prima dal presidente già non più presente in Madagascar), hanno destituito  Rajeolina dall’incarico con 130 voti a favore, uno solo ha dato parere contrario. L’ex presidente era scappato con un aereo militare francese domenica pomeriggio.

Il colonnello ha negato fermamente che si è trattato di un golpe: “E’ stata un’assunzione di responsabilità perché il Paese era sull’orlo del baratro”. Un comitato composto da ufficiali dell’esercito, della gendarmeria e della polizia dovrà poi supervisionare le riforma delle istituzioni.

UA sospende Madagascar

Ma per l’Unione Africana si tratta di un vero e proprio colpo di Stato e mercoledì ha preso immediatamente posizione, sospendendo il Madagascar e le sue istituzioni da qualsiasi attività con effetto immediato. La Grande Isola è in buona compagnia, visto che alte nazioni del continente sono a tutt’oggi bloccate dopo putsch militari.

Il Consiglio di Pace e di Sicurezza dell’UA ha chiesto ai militari di non interferire nella politica. In caso contrario potrebbero essere prese sanzioni contro le persone coinvolte nel putsch. L’Unione Africana ha inoltre sollecitato il ritorno all’ordine costituzionale, attraverso un governo civile di transizione e l’organizzazione di elezioni nel più breve tempo possibile.

ONU allineata con UA

Anche il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, tramite il suo portavoce, Stéphane Dujarric, ha fermamente condannato il golpe nell’Isola Stato, chiedendo l’immediato ritorno dell’ordine costituzionale.

Le Nazioni Unite incoraggiano tutti gli attori malgasci, compresi i giovani, a unire i loro sforzi per affrontare le cause profonde dell’instabilità che ha colpito il Paese. L’ONU ribadisce la sua totale disponibilità a accompagnare il Madagascar in questo processo.

Paesi come Francia, Germania, Russia e altri sono preoccupati per il cambio di regime in Madagascar. La portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, si è espressa in questi termini: “Seguiamo con preoccupazione l’evoluzione della situazione nell’Isola Stato, ma riteniamo si tratti di una questione interna del Paese”. Affermazioni ovviamente volte ad allontanare i sospetti di ingerenza nella Grande Isola.

Influencer AES

Eppure influencer della sfera AES (Alleanza degli Stati del Sahel: Burkina Faso, Mali Niger, governati da golpisti e vicini alla Russia) si stanno dando un gran da fare sui social network. Sono infatti sostenitori di AES e alcuni vorrebbero che il colonnello Randrianirina si alleasse con gli altri putschisti.

Intanto le intenzioni dei militari in Madagascar non sono ancora chiare: non si sa per quanto tempo intendono rimanere al potere, cosa vogliono fare e in quale misura condivideranno il potere con i civili.

Aiuti internazionali

Ora bisogna attendere se gli aiuti internazionali, assolutamente necessari al Paese, subiranno delle modifiche. I finanziatori non necessariamente ridurranno le somme stanziate. Tuttavia dovranno assicurarsi che le condizioni e l’utilizzo del denaro vengano rispettati secondo gli accordi. Verifiche in tal senso potrebbero però causare dei ritardi nell’erogazione del denaro.

Il Fondo Monetario Internazionale aveva appena erogato 107 milioni di dollari e imposto un piano di risanamento della JIRAMA, la compagnia malgascia di acqua ed elettricità, in gran parte responsabile della rabbia della GEN Z.

Il Madagascar è tra i Paesi più poveri al mondo

L’Isola Stato è tra i Paesi più poveri al mondo e l’80 per cento della popolazione vive sotto la soglia di povertà.

Africa ExPress
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Redazione Africa ExPress

La redazione di Africa Express è formata da giornalisti che hanno visitato in lungo e in largo il continente africano e il Medio Oriente

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