Zurigo, Svizzera: lo stadio Letzigrund
Costantino Muscau
29 agosto 2025
“Shine on you, crazy diamond”, continua a brillare pazzo diamante… Lo si potrebbe dire, con le parole dei Pink Floyd, di Faith Cherotich. Ma anche di Emmanuel Wanyonyi, di Nelly Chepchirchir e di Fantaye Belayneh.
Sono i giovani atleti (tre kenyani e un’etiope) che hanno illuminato il celebre stadio ovale Letzigrund di Zurigo nella piovosa serata di giovedì 28 agosto.
Feith Cherotich, 21 anni, già vincitrice della medaglia di bronzo ai campionati mondiali 2023 e ai Giochi Olimpici 2024 di Parigi nei 3000 siepi, ha dominato letteralmente una gara corsa in solitario, durante il Weltklasse Zurich 2025.
Emmanuel Wanyonyi, pure 21enne, si è imposto sugli 800 metri.
Nelly Chepchirchir, 22 anni, ha bruciato all’ultimo metro due australiane sui 1500.
L’etiope Fantaye Belayneh, 25 anni, ha anticipato due rivali americane sui 3 mila metri femminili. Una vittoria tintasi di giallo: inizialmente l’oro, infatti, era stato assegnato alla sua giovanissima connazionale Aleshing Baweke, 19 anni, giunta in realtà quinta. All’origine dell’errore, il fatto che entrambe avessero gareggiato con un pettorale identico!
Insomma l’Africa dell’Atletica Leggera è tornata a casa dalla Svizzera con un carico di diamanti, ma anche con qualche… zircone, a 15 giorni dai campionati mondiali di Tokyo (13-21 settembre).
La Weltklasse Zurich 2025 è la 97a edizione del meeting di Atletica leggera che si celebra nella città elvetica. Si tratta della quindicesima e ultima tappa del massimo circuito internazionale itinerante, noto come Wanda Diamond League.
Il sito ufficiale dichiara con fierezza che dal “1928 la Weltklasse Zurich si è affermata come l’evento di atletica leggera più prestigioso della durata di un giorno“ (in realtà dura due giorni).
I vincitori di questo capitolo conclusivo hanno conquistato il prestigioso diamante da 4 carati (valore 80 mila dollari), più un assegno di 8 mila dollari.
Ma non tutto è stato luccicante per gli atleti africani: nei 1500 metri maschili hanno subito un’amara lezione proprio i keniani: ben tre (Reynold Cheruyot, 21, Phanuel Koech,18, e Timothy Cheruiyot, 29) si sono classificati in successione alle spalle dell’olandese Niels Laros, 20.
Amarezza “neras” anche sui 100 e 200 metri piani: il sudafricano Akani Simbine,31 anni, è stato sconfitto (per un centesimo(!) dallo statunitense Christian Coleman, 29 anni. E sui 200 metri, il campione olimpico Letsile Tebogo, 22 anni, del Botswana, è stato beffato da un’altro americano, Noah Lyles, 28 anni.
Comunque, “Brillano i diamanti e per l’Atletica mondiale è tempo di finali” , ha commentato Olympics.com parlando di questo ultimo grande appuntamento prima dei mondiali giapponesi di settembre.
Un evento, questo elvetico, profondamente sentito e radicato tanto che anche quest’anno c’è stato il tutto esaurito nonostante il meteo inclemente.
Costantino Muscau
muskost@gmail.com
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