CONGO-K

Congo-K: per scacciare i pigmei dal parco ancora omicidi, stupri, mutilazioni, bambini bruciati vivi e violenze

Speciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
Firenze, 21 agosto 2022

Villaggi assaltati dai guardaparco e militari dell’esercito congolese con mortai e razzi. Uccisioni, stupri di gruppo, mutilazioni, spostamenti forzati e distruzione delle case. Succede questo ai pigmei Ba Twa del Parco nazionale di Kahuzi-Biega ad est della Repubblica Democratica del Congo (RDC).

Violenza organizzata

La denuncia per violazione dei diritti umani arriva attraverso il dossier “Epurare la foresta con la forza. Violenza organizzata contro i Ba Twa nel Parco nazionale di Kahuzi-Biega”.

Il dossier, finanziato con fondi UE e pubblicato dall’ong Minority Rights Group International è di Robert Flummerfelt, giornalista investigativo pluripremiato residente in RDC.

Si tratta di un’indagine di un centinaio di pagine che documenta le violenze contro questa minoranza indigena registrate tra 2019 e il 2021. Un lavoro che conta quasi 600 fonti tra cui più di 550 testimoni oculari dei violenti attacchi contro villaggi indifesi.

L’investigazione documenta le violazioni dei diritti umani molto ben organizzate, gravi e diffuse contro la popolazione indigena vittima di violenze da quarant’anni.

Copertina dell’indagine sui pigmei Ba Twa in Congo-K

Bambini bruciati vivi

Secondo l’ong per i diritti umani,nel periodo preso in esame, “almeno 20 persone sarebbero state uccise, 15 violentate e centinaia sfollate con la forza”. Testimoni oculari hanno confermato che due bambini sono stati intenzionalmente bruciati vivi. Queste atrocità hanno un obiettivo: terrorizzare i Ba Twa e cacciarli dal parco.

Germania e USA accusati di complicità

Nei tre anni i ranger del parco e i soldati congolesi hanno eseguito almeno tre attacchi contro diversi villaggi Ba Twa densamente popolati.  Secondo Minority Rights “gli attacchi sono stati pianificati e approvati dalla leadership del parco, aiutati dal sostegno finanziario e materiale di governi stranieri e organizzazioni internazionali”.

L’ong accusa chiaramente anche Germania e Stati Uniti di complicità nelle “uccisioni e degli stupri della popolazione indigena Ba Twa”.

Pigmei inascoltati per quattro decenni

I problemi dei Ba Twa – e altre minoranze che vivono nelle foreste della Repubblica Democratica del Congo – sono iniziati negli anni Settanta. In quegli anni, le politiche della conservazione hanno aperto i conflitti con le popolazioni indigene nomadi delle foreste pluviali. Sono stati ripetutamente perseguitati ed espulsi dalle terre che li hanno ospitati e nutriti per migliaia di anni.

Nella mappa la posizione del parco Kahuzi-Biega nelle Repubblica Democratica del Congo (courtesy Bing maps)

Nel 2018 un folto gruppo di pigmei Ba Twa ha deciso di tornare nelle terre ancestrali dalle quali erano stati espulsi e privati dei loro diritti. Nonostante le iniziative di mediazione non si riesce a fermare il violento conflitto che oppone i pigmei ai guardaparco.

Il Kahuzi-Biega Park accusa i Ba Twa di occupare illegalmente la foresta, di tagliare alberi per ricavarne carbone e di uccidere e ferire le guardie. I pigmei ritengono che la loro terra sia stata rubata e la rivogliono indietro perché non possono sopravvivere.

I Ba Twa, inascoltati per decenni, sono diventati le vittime sacrificali della “conservazione militarizzata”. I dati raccolti da Flummerfelt che mostrano l’uso della violenza diffusa e continua contro la comunità Ba Twa sono estremamente utili. Secondo gruppi che si occupano dei diritti umani c’è materiale sufficiente, secondo il diritto internazionale, per confermare crimini contro l’umanità.

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NdR: Abbiamo usato la dizione Ba Twa. Nelle lingue bantu Ba è una sorta di articolo che indica il plurale del sostantivo seguente. Con il termine Twa si indicano le tribù dei pigmei. Quindi Ba Twa vuol dire le gente Twa, mentre un solo individuo Twa si dice Mutwa. Per esempio per indicare un singolo Luba si dice Muluba, per indicare la popolazione si dice Baluba. I tutsi al plurale di chiamano Ba Tutsi (da cui l’italiano Watussi). In Ruanda ad esempio vivono tre gruppi etninci: gli Hutu (Ba Hutu), i Tutsi, (Ba Tutsi) e i TWA (Ba Twa).

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Sandro Pintus

Giornalista dal 1979, ha iniziato l'attività con Paese Sera. Negli anni '80/'90 in Africa Australe con base in Mozambico e in seguito in Australia e in missioni in Medio Oriente e Balcani. Ha lavorato per varie ong, collaborato con La Repubblica, La Nazione, L'Universo, L'Unione Sarda e altre testate, agenzie e vari uffici stampa. Ha collaborato anche con UNHCR, FAO, WFP e OMS-Hedip.

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