AFRICA

“Vite spezzate tra Africa e Americhe, viaggio nella storia e nello spazio”: a Bologna mostra sullo schiavismo

Africa ExPress
28 aprile 2022

Si apre oggi a Bologna la mostra fotografica sulla schiavitù e la tratta degli schiavi verso le Americhe tra il XVI e XIX secolo.

Ilsola di Gorée, Senegal: casa degli schiavi

L’esposizione, dal titolo: “Vite spezzate tra Africa e Americhe: un viaggio indietro nella storia e nello spazioè stata fortemente voluta e organizzata dal Settore Biblioteche del Comune di Bologna e dalla Biblioteca Amilcar Cabral, in collaborazione con la Maison des Esclaves dell’Isola di Gorée, in Senegal.

L’importante mostra si tiene nella Sala d’Ercole di Palazzo d’Accursio e resterà aperta fino al 28 maggio prossimo, l’entrata è gratuita.

Le opere esposte sono dedicate al terribile lungo viaggio che gli schiavi hanno dovuto affrontare soprattutto in quei due secoli, con i disagi logistici dell’epoca. Milioni di persone sono state fatte prigioniere – uomini donne e anche bambini –  e portati con la forza dall’entroterra fino alle coste africane, quindi costretti a imbarcarsi sulle navi negriere in condizioni indescrivibili. Una volta sbarcati, in un continente del tutto sconosciuto, sono stati forzati a lavorare nelle piantagioni di cotone.

I primi schiavi africani approdarono in Virginia nell’estate del 1619, furono definiti Negroes, termine spagnolo coniato nell’epoca coloniale nell’America Meridionale. I nuovi padroni non tardarono a emanare i codici degli schiavi (slaves code) per dare stabilità all’organizzazione schiavista. Tali leggi permisero di esercitare un forte controllo sugli africani, mano d’opera gratuita, proprietà esclusiva dei bianchi.

Nave negriera

Lo schiavismo è una delle pagine più terribili e oscure della storia dell’umanità, una migrazione forzata di oltre 11 milioni di persone, con l’unico scopo di accrescere l’economia di pochi.

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Cornelia Toelgyes

Giornalista, vicedirettore di Africa Express, ha vissuti in diversi Paesi africani tra cui Nigeria, Angola, Etiopia, Kenya. Cresciuta in Svizzera, parla correntemente oltre all'italiano, inglese, francese e tedesco.

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