AFRICA

Missili yemeniti sugli impianti di gas e di petrolio sauditi: timori per la Formula 1 e per rifornire l’Europa

Africa ExPress
26 marzo 2022

Pioggia di missili huthi su Gedda, nel cuore dell’Arabia Saudita, ad un tiro di schioppo dalle esercitazioni congiunte antiterrorismo nei cieli del regno della Saudi Air Force e dell’United States Air Force e dalla pista dove domani si svolgerà la gara per il campionato mondiale di Formula 1.

Gli attacchi rischiano di compromettere i regolari rifornimenti di gas e petrolio all’Europa, già in bilico per la guerra tra Russia e Ucraina che sta devastando il Vecchio Continente. Ma vediamo i fatti.

Le milizie ribelli yemenite, ieri hanno hanno colpito uno dei più importanti e strategici depositi petroliferi di Aramco (il più importante sponsor del Gran Premio di Formula 1 dell’Arabia Saudita in programma domani), mettendo a segno un’attacco alle infrastrutture energetiche strategiche del Paese con un’ondata di incursioni di droni e missili balistici agli impianti petroliferi (nelle esplosioni distrutti anche 2 carri armati delle forze armate saudite che erano a protezione del complesso petrolchinico).

Uno dei più grandi depositi di petrolio della società di Stato Aramco di Gedda è stato investito da un vasto incendio che è scoppiato subito dopo l’attacco.

Sebbene l’impianto settentrionale di stoccaggio di Gedda fornisca prodotti petroliferi alle forze armate saudite, immagazzina anche diesel, benzina e carburanti per aerei civili e viene distribuito in varie città.

Rappresenta oltre un quarto delle forniture dell’Arabia Saudita e provvede carburante per un’importante impianto di desalinizzazione.

Dopo l’esplosione, dense nuvole di fumo nero si son alzate sulla città ed erano visibili fino a decine di chilometri di distanza, tanto da mandare in fibrillazione i piloti di Formula 1 che si stavano allenando per il Gran Premio sul circuito di Gedda, distante una trentina di chilometri.

Ingenti i danni materiali, per fortuna senza nessuna vittime e senza feriti. Nonostante il terrore e lo sconcerto, gli organizzatori della Formula 1 hanno deciso di non sospendere la gara di automobilismo che dovrebbe svolgersi regolarmente domani 27 marzo (missili e droni huthi permettendo).

Secondo un portavoce della forze armate saudite, il Generale Turki Al-Malki: “Questa escalation ostile prende di mira gli impianti petroliferi e intende minare la sicurezza energetica e la spina dorsale dell’economia saudita. Sono attacchi ostili che non hanno avuto alcun impatto o ripercussione sulla vita pubblica di Gedda”.

Il regno dell’Arabia Saudita ed il ministero dell’Energia hanno dichiarato congiuntamente che dopo queste offensive non si assumeranno alcuna responsabilità per l’eventuale carenza di forniture petrolifere globali causate dalle incursioni huthi.

Solo pochi giorni fa un precedente attacco con droni missili balistici dei ribelli huthi yemeniti aveva preso di mira altri impianti petroliferi, di gas naturale e infrastrutture per l’approvvigionamento energetico di Aramco: un centro di distribuzione a Gedda, un impianto di dissalazione dell’acqua ad Al-Shaqeeq, una centrale elettrica a Dhahran Al-Janub, una stazione di servizio nella città di Khamis Mushayt e un’impianto GNL di gas naturale liquefatto  a Yanbu, nel Mar Rosso.

Ma dopo l’escalation degli attacchi Huthi di questi ultimi giorni, anche Abu Dhabi (già fatta oggetto di lanci missilistici e droni) è in allarme per la crescente minaccia regionale.

Il principe ereditario di Abu Dhabi e capo delle forze armate UAE Mohammed bin Zayed al Nahyan, accompagnato dal principe Hamdan bin Mohamed bin Zayed Al Nahyan e dallo sceicco Mohammed bin Hamad bin Tahnoun Al Nahyan (consigliere per gli affari speciali presso il ministero degli affari presidenziali) ieri, si è recato ad Aqaba in Giordania per “rafforzare le relazioni con alcuni leader dei paesi fratelli”: re Abdullah di Giordania,  il presidente egiziano, Abdel Fattah Al-Sisi, e il primo ministro iracheno MustafaAl-Kadhimi.

La stampa araba non ha divulgato ulteriori dettagli sull’incontro, ma leggendo tra le righe si è percepito un certo timore, più che mai concreto, visti i recenti attacchi ad infrastrutture strategiche della coalizione araba.

La stampa emiratina infatti, proprio in questi giorni, ha dato ampio risalto alla notizia della nuovissima centrale nucleare di Abu Dhabi appena entrata in funzione. E’ la prima ed unica centrale nucleare attiva nel mondo arabo…

Africa ExPress
twitter #africexp

(dai quotidiani dell’Arabia Saudita ArabNews, Aleqtesadiah, Al Yaum, Asharq Al-Awsat e della redazione di Africa Express)

Vuoi contattare Africa ExPress? Manda un messaggio WhatsApp con il tuo nome e la tua regione (o Paese) di residenza al numero +39 345 211 73 43 e ti richiameremo. Specifica se vuoi essere iscritto alla Mailing List di Africa Express per ricevere gratuitamente via whatsapp le news del nostro quotidiano online.

maxalb

Corrispondente dall'Africa, dove ho visitato quasi tutti i Paesi

Recent Posts

Denuncia del NYT: colf kenyane sfruttate fino alla morte in Arabia Saudita

Dal Nostro Corrispondente Costantino Muscau Nairobi, 20 dicembre 2025 Le casalinghe in Italia, siano esse…

5 ore ago

Guinea Bissau: moglie ex presidente indagata per riciclaggio di denaro

Africa ExPress 19 dicembre 2025 Dinisia Reis Embalo, moglie dell’ex presidente della Guinea Bissau, Umaro Sissoco…

17 ore ago

Il Cremlino non demorde: continua l’arruolamento di giovani africani per combattere in Ucraina

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 18 dicembre 2025 Un giovane kenyano non ha…

2 giorni ago

Namibia, anche cambiando nome Adolf Hitler vince le elezioni per la quinta volta

Speciale per Africa ExPress Sandro Pintus 17 dicembre 2025 Adolf Hitler Uunona ha vinto con…

3 giorni ago

Bombardata dai ribelli base ONU in Sudan: uccisi 6 caschi blu

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 15 dicembre 2025 Alcuni giorni fa le Rapid…

4 giorni ago

Congo-K, si firma la pace ma continua la guerra

Africa ExPress 14 dicembre 2025 Solo poco più di una settimana fa i leader della…

6 giorni ago