Riprendono le grandi maratone: a Chicago oro per Etiopia (uomini) e Kenya (donne)

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Dal Nostro Corrispondente Sportivo
Costantino Muscau
10 ottobre 2021

Non si era qualificato per le Olimpiadi di Tokio, non aveva mai conquistato una “grande” maratona: ieri, a Chicago, si è preso una bella rivincita. Il giovane campione etiope Abdiwak Tura Seifu, (appena 24 anni, compiuti il 19 giugno), ha dominato una delle maratone più importanti e più attese dell’anno: la Bank America of Chicago, giunta alla 43a edizione. Non solo: ha battuto Galen Rupp, 35 anni, idolo di casa da quando ha vinto la gara nel 2017 dopo 15 anni di astinenza yankee.

Rupp è stato medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Rio (2016) e ottavo in quelle ultime di Tokio. Stavolta si è dovuto mettere in coda, distaccato di 23 secondi da Abdiwak Tura Seifu (tempo 2:06:12). Abdiwak era giunto sesto nel 2019 a Chicago, nel 2018 era salito sul podio più alto a Milano e a Shangai, nel gennaio 2020 era stato ottavo a Dubai (pur indossando le controverse scarpe tecnologiche Vaporfly).

Gli mancava la consacrazione in una delle sei prestigiose corse che fanno parte della ABBOT WORLD MARATHON MAJORS (AWMM): Tokio, Boston, Londra, Berlino, New York, Chicago. La ha avuta domenica 10 ottobre, nella competizione cui hanno partecipato circa 35 mila runners e 300 italiani (tutti con certificato di vaccinazione o test negativi anti-Covid). “Sono veramente felice di aver vinto qui a Chicago – ha commentato il giovane Tura – Avevo preparato la gara per più di 3 mesi. E se non fosse stato per la temperatura elevata avrei battuto il mio record personale”.

Abdiwak Tura Seifu, vincitore della maratona di Chicago

La sua affermazione segna il ritorno in grande dei maratoneti sulla scena mondiale e la conferma di un predominio etiope: si è ripartiti il 26 settembre a Berlino con il successo di Guye Adola, 30 anni, etiope; poi il 3 ottobre con Londra, vittoria di Sisay Lemma Kasaye, stessa età e stessa nazionalità! Tre maratone, tre exploit etiopi..

Nella maratona femminile di Chicago ha trionfato la supertitolata keniana Ruth Chepngetich, 27 anni, in testa dai primi chilometri, partita velocissima, perché voleva battere il record del mondo (2h 14’04”). Poi è entrata in crisi e ha chiuso in 2h22’31”. Chepngetich aveva già stabilito il primato mondiale nella mezza maratona a Istanbul in aprile e, nel 2019, a Dubai con 2h17’08” era stata la quarta più veloce della storia sui 42 km 195 metri, vincendo il titolo mondiale.

Ma chi si ferma è perduto: ora ecco in arrivo la maratona di Boston  (domani, 11 ottobre) e quella super di New York (7 novembre).

Costantino Muscau
muskost@gmail.com
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