AFRICA

“Unfair Game”, libro e film riaprono scandalo allevamenti di leoni in Sudafrica

Speciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
8 dicembre 2020

Allevati per diventare trofei di egocentrici miliardari, impazienti di mostrare il leone sudafricano da 26mila dollari, ammazzato. Una preda drogata, troppo facile da uccidere, in un tiro al bersaglio chiamato “canned hunting” (senza via di fuga) in un recinto chiuso. Oggi lo scandalo torna sulle cronache internazionali grazie a un libro e un documentario di lord Michael Ashcroft.

Video credit Lord Ashcroft/ Lord Ashcroft on Wildlife

“Unfair Game: An Exposé of South Africa’s Captive-bred Lion Industry” (Gioco sleale: indagine sull’industria del leone in cattività in Sudafrica) è il titolo del libro. È accompagnato da un omonimo breve documentario (13 minuti) che mostra scene di estrema crudeltà verso il “re della savana”. Una forte denuncia che ha l’intento fermare un’industria miliardaria e immorale e chiede al governo britannico lo stop alle importazioni di trofei.

Un team di investigatori di alto livello

Il gruppo di detective creato da lord Ashcroft era composto da ex membri delle Forze speciali  britanniche sotto copertura. Due anni di investigazione mostrano al pubblico un commercio “…legato alla criminalità e alla corruzione…” e che è bene conoscere e fermare. “Un business crudele e un terribile crimine verso la Natura” – lo definisce lord Ashcroft. “Un business che alimenta il mercato della medicina cinese attraverso la vendita delle ossa dei leoni allevati un cattività. Durante l’indagine abbiamo scoperto episodi di brutalità e illegalità scioccanti”.

Lord Michael Ashcroft sull’elicottero durante l’indagine sull’ allevamentio di leoni in Sudafrica (Courtesy © Lord Ashcroft on Wildlife)

Il mercato asiatico

La Cina e vari paesi asiatici – soprattutto il Vietnam – sono i maggiori consumatori di prodotti provenienti dagli allevamenti di leoni. Ossa, denti, pelle, tutto viene utilizzato e venduto in Asia a prezzi da capogiro. Il documentario indaga su alcune farm che dopo aver separato i cuccioli dalle madri, li usano per i selfie con i visitatori. Gli stessi cuccioli che da adulti saranno venduti a pezzi. Cose che i visitatori di queste aziende ignorano pensando invece alla gioia di una foto originale con leoni addomesticati.

Immagini agghiaccianti

Gli investigatori hanno filmato i responsabili di un’azienda che sparano freddo, e a distanza ravvicinata, ai leoni che hanno allevato. Nel documentario, con volti ben visibili si vede anche il passaggio di denaro, tutto in nero, per uno degli animali della farm.

Il momento dell’uccisione a freddo in un allevamento di leoni (Courtesy Lord Ashcroft/© Lord Ashcroft on Wildlife)

Secondo i dati raccolti dai detective la carcassa di un leone viene pagata quattromila USD. Quella di una tigre, invece, ne vale 20mila. Nel filmato viene mostrato un ibrido nato da leone maschio e femmina di tigre, utilizzato per questo scopo. Con lo scheletro di questi grandi felini vengono preparate pastiglie e varie pozioni. Le ossa di leone sostituiscono le ossa di tigre, molto più rare.

Il listino dei condannati a morte

Lord Ashcroft mostra persino le pagine web del listino di una farm: la Mugaba Safari. Si vedono le foto dei leoni condannati a morte con il prezzo, “…come il menù di un fast food” – commenta il nobile inglese. I prezzi di vendita per il trofeo da attaccare alla parete della dimora del “coraggioso” cacciatore vanno da 13 mila a 26 mila USD.

Ventiseimila USD per ammazzare un leone, dal listino di un allevamento di leoni (Courtesy Lord Ashcroft/Lord Ashcroft on Wildlife)

A fine lavoro il team di investigatori ha contattato uno dei più importanti ufficiali della Polizia che si occupa di fauna selvatica. Per poco venivano arrestati. Neanche il dossier raccolto è servito ad catturare i colpevoli di questi abusi. “Ho chiamato il governo sudafricano per fermare questo commercio illegale ma non ho mai ricevuto alcuna risposta” – denuncia lord Michael.

“La cosa migliore di questo progetto è stata aver salvato Simba, leone condannato a morte con ‘canned hunting’ ” – racconta l’autore. “ Dopo anni di maltrattamenti ora vive in pace in un luogo sicuro”.

“Unfair Game: An Exposé of South Africa’s Captive-bred Lion Industry”

“Unfair Game”, la copertina del libro
(Courtesy Lord Ashcroft/© Lord Ashcroft on Wildlife)

Lord Michael Ashcroft
320 pagine (in inglese)
Prestige Edition
ISBN: 9781785906114
£14.99
I diritti delle vendite andranno in beneficenza per la fauna selvatica in Sudafrica

Sandro Pintus
sandro.p@catpress.com
@sand_pin

 


Sandro Pintus

Giornalista dal 1979, ha iniziato l'attività con Paese Sera. Negli anni '80/'90 in Africa Australe con base in Mozambico e in seguito in Australia e in missioni in Medio Oriente e Balcani. Ha lavorato per varie ong, collaborato con La Repubblica, La Nazione, L'Universo, L'Unione Sarda e altre testate, agenzie e vari uffici stampa. Ha collaborato anche con UNHCR, FAO, WFP e OMS-Hedip.

Recent Posts

Il Sudafrica si prepara alle elezioni nella profonda disillusione: il cambiamento è un miraggio lontano

Dalla Nostra Corrispondente Elena Gazzano Città del Capo, 18 maggio 2024 Nel cuore pulsante di…

6 ore ago

La rabbia nera delle toghe nere tunisine dopo l’arresto di due colleghi

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 17 maggio 2024 Lo stato d’animo degli avvocati…

1 giorno ago

Tangentopoli genovese: Sansa (opposizione) “Toti dimettiti la Liguria deve avere un futuro”

Speciale per Africa ExPress  Alessandra Fava16 maggio 2024Ferruccio Sansa, consigliere regionale all’opposizione, è stato candidato alla…

2 giorni ago

Crimini contro l’umanità: condannato a 20 anni in Svizzera ex ministro del Gambia

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 15 maggio 2024 L’ex ministro degli Interni del…

3 giorni ago

Regime all’attacco in Tunisia: in 48 ore arrestati due avvocati dissidenti che difendevano gli immigranti subsahariani

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 14 maggio 2024 L’arresto di Sonia Dahmani, legale…

4 giorni ago

Morire di fame “il giorno dopo” a Gaza

  EDITORIALE Federica Iezzi 14 maggio 2024 E’ incredibilmente sprezzante come la gerarchia tra vittime…

5 giorni ago