AFRICA

La lotta per la sopravvivenza in Congo-K su una strada infernale nel sud Kivu

Africa ExPress
1° dicembre 2020

“Pole, pole”, cioè “piano, piano, fate piano” è  il commento in lingua swahili dei militari che stanno presidiando un tratto di strada in totale dissesto nella Repubblica Democratica del Congo. Siamo sulla direttrice  Mwenga-Kitutu, Sud Kivu, strada statale n. 2. Goggle map dice che da Mwenga a Kitutu, 86 km, ci vogliono 3 ore e 4 minuti. Forse ha confuso ore con giorni. Il militare dice: “Guardate in che situazione siamo. Una zona piena di miniere d’oro”.  La gente qui potrebbe vivere in condizioni agiate. Invece non solo è poverissima, ma anche soggetta ad angherie da parte di gruppi armati, dei sodati e della polizia.

E sì, questa è la viabilità che il governo di Kinshasa offre ai propri cittadini. strade allo sfacelo, specie nel periodo delle piogge. Ma quanto si vede nel video è normale amministrazione in Congo-K. Solo grazie al coraggio e la determinazione degli autisti dei camion o delle corriere scassate, merci e persone riescono a arrivare a destinazione. “Pole pole” è uno dei vocaboli maggiormente utilizzati nell’area sub sahariana dell’Africa. Per il resto il soldato che parla nel video usa la lingua lingala, che si parla nell’ovest del Paese.

Piano piano si arriva a destinazione, piano piano si risolvono i problemi. Ci vuole pazienza per tutto. E le immagini parlano chiaro. Camion semi distrutti – la manutenzione dei mezzi è un optional, in quanto mancano i pezzi di ricambio che nel caso si devono fabbricare dal niente o cannibalizzare adattandoli da mezzi rottamati o incidentati irrecuperabili – strade impraticabili, eppure, pur di sopravvivere si tenta l’impossibile. Passare la notte in terra di nessuno, attendere aiuti in alcune aree del continente significa restare esposti a predoni, criminali comuni, gruppi armati e terroristi. Dunque meglio tentare l’impossibile, con la parola d’ordine scandita più volte dai militari, immobili nelle loro postazioni.

Le infrastrutture – non solo strade – sono i grandi assenti nel continente nero e sono causa del basso indice di sviluppo umano in parecchie zone. In particolare a causa della la scarsa viabilità, i malati hanno difficoltà a raggiungere medici e ospedali (pochi per altro e privi di mezzi). I bambini devono macinare chilometri e chilometri per raggiungere la scuola, se ne esiste una aperta. Un sacrificio che sono ben disposti a affrontare per sopravvivere in questo inferno terrestre.

Africa Express
@africexp

Cornelia Toelgyes

Giornalista, vicedirettore di Africa Express, ha vissuti in diversi Paesi africani tra cui Nigeria, Angola, Etiopia, Kenya. Cresciuta in Svizzera, parla correntemente oltre all'italiano, inglese, francese e tedesco.

Recent Posts

Due serate della cucina italiana a Mogadiscio

Africa ExPress Mogadisco, 11 dicembre 2025 Visto il successo della precedente edizione, anche quest’anno l’ambasciata…

19 ore ago

Ma l’America è sempre antinazista e antifascista?

Speciale per Africa ExPress Giovanni La Torre 11 dicembre 2025 Le recenti, pesanti posizioni espresse…

2 giorni ago

Sventato il golpe in Benin con sostegno di Francia e intervento truppe di ECOWAS

Africa ExPress Cotonou, 9 dicembre 2025 Il tentativo di golpe in Benin non è passato…

3 giorni ago

Maratona Valencia: doppietta del Kenya e il milione mancato

Dal Nostro Corrispondente Sportivo Costantino Muscau 8 dicembre 2025 Stavolta gli spagnoli hanno voluto fare…

5 giorni ago

BREAKING NEWS/In corso colpo di Stato in Benin

Africa ExPress Cotonou, 7 dicembre 2025 Poche ore fa i beninois, appena accesa la televisione,…

6 giorni ago

Nigeria, rapimenti e massacri: vittime soprattutto musulmani

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 6 dicembre 2025 Continua l'ondata di rapimenti nel…

7 giorni ago