14 novembre 2020
Le notizie sono ancora frammentarie, ma sembra verosimile che l’aeroporto di Asmara e il ministero dell’Informazione siano stati colpiti da missili del Tigray People’s Liberation Front (TPLF)
Non è dato sapere, per ora, se siano state colpite anche altre strutture. Attorno alle ore 18.00 si sarebbero sentite tre forti esplosioni nella capitale.
Le informazioni sono giunte grazie a eritrei della diaspora che sono riusciti a parlare con le proprie famiglie.
Molte persone sarebbero già in fuga. In questo momento le comunicazioni con Asmara sono interrotte a causa di un blackout generale.
Emittenti tigrine hanno comunicato oggi, che anche l’Eritrea sarebbe stata tra i prossimi obiettivi da colpire, in quanto Asmara sarebbe coinvolta nel conflitto tra Tigray e Addis Ababa. Le truppe dello stato confinante sarebbero entrate nella regione e qualche giorno fa è stata colpita la città di Humera.
Intanto sono stati colpiti obiettivi anche nel vicino Amhara state e il Tigray People’s Liberation Front (TPLF) ha avvisato che ne sarebbero seguite altre.
Fonti vicino al governo eritreo hanno confermato le esplosioni, ma negano categoricamente che sia stato centrato l’aeroporto di Asmara; le aree colpite si troverebbero in aperta campagna.
The Sudan Post, un giornale online sudanese, ha confermato invece i bombardamenti.
Africa ExPress
@africexp
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