Anche i famigerati janjawid arrivano all’assalto delle ricchezze del Centrafrica

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Popolazione centrafricana allo stremo

Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
25 ottobre 2020

Anche Ali Kushayb, ex comandante delle milizie janjawid che hanno sostenuto il governo sudanese contro i gruppi ribelli del Darfur, รจ approdato nella Repubblica Centrafricana come uno dei signori della guerra. Attualmente pende su di lui un mandato di arresto della Corte penale internazionale per crimini di guerra. Era anche conosciuto come aqid al oqada (“colonnello dei colonnelli”) ed era attivo nella provincia del Wadi Salih, nel Darfur occidentale.

Signori della guerra, gruppi armati anti-balaka (vi aderiscono prevalentemente cristiani e animisti), ex Sรฉlรฉka (i membri sono per lo piรน musulmani), mercenari, governi stranieri, si contendono le risorse del Paese che ha dato i natali allo spietato “imperatore” centrafricano Jean-Bedel Bokassa.

Miliziani, anche stranieri pericolosi, saccheggiano villaggi, violentano le donne e cercano di appropriarsi delle ricchezze naturali della ex colonia francese. Nelle miniere abusive aurifere e di diamanti vengono assoldati soprattutto minori. I preziosi vengono poi esportati illegalmente e il ricavato, oltre a arricchire i signori della guerra, viene utilizzato per l’acquisto di armi e quant’altro.

Altre ostilitร  nascono perchรฉ varie fazioni armate vogliono imporre tasse ai fulani per la transumanza del bestiame.

MINUSCA, la Missione dell’Organizzazione delle Nazione Unite รจ presente nel Paese dal 2014; attualmente conta 13.432 uomini. MINUSCA รจ stata fortemente voluta dall’ex segretario generale dell’ONU, il sudcoreano Ban Ki-moon, con l’intento di proteggere la popolazione civile e di riportare lo Stato di diritto nel Paese.

Vladimir Putin – con i suoi militari, ma soprattutto con i mercenari del famigerato gruppo Wagner – ha rafforzato la presenza russa nella ex colonia francese.

Nel febbraio 2019 รจ stato firmato l’ennesimo trattato di pace. Ma la parola “pace” in questo Paese resta ancora sconosciuta.

La popolazione รจ allo stremo, anni di conflitti interni e la recente pandemia hanno messo in ginocchio oltre la metร  dei civili, 2.6 milioni, su ย una popolazione di 4,8 milioni, che hanno bisogno di aiuti umanitari. Almeno un milione e 200 mila bambini si trovano in uno stato di estrema necessitร , tra questi ย 5.779 piccoli sotto i cinque anni soffrono di malnutrizione grave. Il numero degli sfollati interni รจ sempre molto elevato, sono poco meno di 660.000, mentre oltre 629.000 hanno cercato protezione nei Paesi limitrofi.

La crisi dellโ€™ex colonia francese comincia alla fine del 2012: il presidente Franรงois Bozizรฉ dopo essere stato minacciato dai ribelli Sรฉlรฉka alle porte di Bangui, chiede aiuto allโ€™ONU e alla Francia. Nel marzo 2013 Michel Djotodia, prende il potere, diventando cosรฌ il primo presidente di fede islamica del Paese. Dallโ€™era Franรงois Bozizรฉ il Paese ha visto alternarsi ben quattro presidenti: Michel Djotodia, Alexandre-Ferdinand Nโ€™Guende, Catherine Samba-Panza e infine Faustin-Archange Touadรฉra, eletto nel marzo 2016. E ora si avvicinano nuove elezioni, previste per la fine di questโ€™anno e, tra i candidati per la poltrona piรน ambita del Paese, spunta di nuovo Bozizรฉ.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes

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