Sandro Pintus
Firenze, 17 luglio 2020
Duecentomila sfollati negli ultimi 16 mesi. Sono aumentati di cinque volte: dai 43 mila di febbraio 2019 ai 250 mila di giugno 2020. A Cabo Delgado, provincia che confina con la Tanzania, centinaia di migliaia di donne, bambini, vecchi e uomini hanno perso tutto. La causa è la destabilizzazione dell’area per gli attacchi jihadisti di Al Sunnah Wa-Jama (ASWJ) chiamati dalla popolazione al Shebab.
Secondo dati del Programma ONU per lo Sviluppo (UNOCHA), dall’ottobre 2017, inizio degli attacchi jihadisti, ci sono stati oltre 1300 morti. Trecentodiecimila persone vivono sotto grave insicurezza alimentare e 54 mila bambini soffrono di malnutrizione acuta.
Tra gennaio e giugno 2020, secondo ACLED, sono stati segnalati almeno 195 azioni violente con la distruzione di 107 scuole. L’area è quella maggiormente colpita dal Coronavirus con 286 casi, vari focolai di colera con oltre 1.200 contagi e una ventina di morti. I distretti più attaccati della provincia di Cabo Delgado sono, Mocimboa da Praia, Nangade, Muidumbe, Macomia, Quissanga e Palma, area dei giacimenti di gas ENI.
Per Pinnacle News il numero dei morti dell’occupazione jihadista della città di Mocimboa da Praia del 27 giugno è un centinaio. Carta de Moçambique conferma anche il decesso del comandante Horacio Charles, ufficiale di coordinamento tra le Forze di sicurezza (FDS) e le imprese straniere. I terroristi hanno distrutto l’ospedale, la scuola secondaria, la chiesa cattolica, negozi e case.
Arrivano denunce contro le Forze di difesa mozambicane che operano a Cabo Delgado accusate di violenze sulla popolazione. Gli sfollati, in fuga dagli scontri tra jihadisti ed esercito, evitano di incontrare i soldati perché per passare chiedono 200 meticais (2,70 euro). L’equivalente di due giorni di lavoro. Lo ha denunciato il giornale online Carta de Moçambique che conferma anche il furto di oggetti nelle case abbandonate.
Un militare in uniforme dell’esercito mozambicano, secondo il giornale, è stato visto prendere da una casa di Mocimboa da Praia un televisore con casse acustiche. I furti nelle abitazioni vengono giustificati dai militari dicendo che i residenti collaborano coi jihadisti, scrive il giornale. Davanti a questi fatti, secondo Carta, sulle responsabilità, c’è lo scaricabarile tra ministero della Difesa e Capo di stato maggiore.
Sandro Pintus
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