AFRICA

Sudafrica: sgombrate le baraccopoli dove erano accampati centinaia di migranti

Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
3 Marzo 2020

La polizia è arrivata domenica mattina e ha sgomberato con la forza la chiesa e l’area attorno alla Central Methodist Mission a Città del Capo, dove centinaia di migranti africani provenienti da diversi Paesi del continente- tra loro anche famiglie intere con bambini piccoli – erano accampati da oltre 4 mesi.

In seguito all’ondata di xenofobia esplosa nuovamente nell’autunno scorso in diverse città del Sudafrica, centinaia di richiedenti d’asilo avevano sollecitato l’UNHCR per essere ricollocati altrove, in quanto non si sentono più sicuri. Nel settembre 2019 sono morte almeno 10 persone durante i tumulti e anche i danni materiali sono stati considerevoli. L’Organizzazione dell’ONU ha già fatto sapere di non essere in grado di poter trovare Paesi terzi disposti a accogliere un così grande numero di persone.

Migranti sgomberati dalla polizia a Città del Capo, Sudafrica

Dopo essere stati espulsi dai locali dell’UNHCR di Città del Capo, i migranti in ottobre hanno appunto occupato una chiesa e la piazza antistante, ubicate in una zona centrale della città, molto frequentata dai turisti. Il 17 febbraio il Tribunale, sollecitato dal Comune, ha emesso un’ordinanza di sgombero.

Alcuni degli accampati si sono poi rifugiati alla St Mary’s Cathedral, che si trova di fronte al Parlamento. Le forze dell’ordine, intervenute prontamente, hanno costretto il gruppo di migranti a lasciare la chiesa, arrestando una donna e sette uomini. Infine in centinaia si sono trasferiti in un’area nelle vicinanze del Politecnico.

Lunedì mattina per sgomberare anche questa zona sono arrivati altri agenti, accompagnati da operatori ecologici che hanno raccolto coperte, tende e quant’altro. Per il momento non è dato sapere dove potranno restare e/o se il governo o l’amministrazione comunale metteranno loro a disposizione un tetto.

Heinn Shin, portavoce dell’UNHCR, ha sottolineato che l’Organizzazione ha seguito da vicino tutto la vicenda e ha ricordato al governo di Pretoria che, in quanto firmatari della Convenzione di Ginevra del 1951, deve proteggere i rifugiati.

Secondo il governo sudafricano attualmente sono presenti 268.000 tra rifugiati e richiedenti asilo, per lo più provenienti da Somalia, Etiopia, Zimbabwe, Nigeria e Congo-K. Il Paese è spesso teatro di violenze xenofobe, causate anche dall’alto tasso di disoccupazione che nel 2019 ha raggiunto il 29 per cento.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes
@africexp

Cornelia Toelgyes

Giornalista, vicedirettore di Africa Express, ha vissuti in diversi Paesi africani tra cui Nigeria, Angola, Etiopia, Kenya. Cresciuta in Svizzera, parla correntemente oltre all'italiano, inglese, francese e tedesco.

Recent Posts

Il Sudafrica si prepara alle elezioni nella profonda disillusione: il cambiamento è un miraggio lontano

Dalla Nostra Corrispondente Elena Gazzano Città del Capo, 18 maggio 2024 Nel cuore pulsante di…

7 ore ago

La rabbia nera delle toghe nere tunisine dopo l’arresto di due colleghi

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 17 maggio 2024 Lo stato d’animo degli avvocati…

1 giorno ago

Tangentopoli genovese: Sansa (opposizione) “Toti dimettiti la Liguria deve avere un futuro”

Speciale per Africa ExPress  Alessandra Fava16 maggio 2024Ferruccio Sansa, consigliere regionale all’opposizione, è stato candidato alla…

2 giorni ago

Crimini contro l’umanità: condannato a 20 anni in Svizzera ex ministro del Gambia

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 15 maggio 2024 L’ex ministro degli Interni del…

3 giorni ago

Regime all’attacco in Tunisia: in 48 ore arrestati due avvocati dissidenti che difendevano gli immigranti subsahariani

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 14 maggio 2024 L’arresto di Sonia Dahmani, legale…

4 giorni ago

Morire di fame “il giorno dopo” a Gaza

  EDITORIALE Federica Iezzi 14 maggio 2024 E’ incredibilmente sprezzante come la gerarchia tra vittime…

5 giorni ago