Un militare algerino è stato ucciso durante un attentato questa mattina alla frontiera con il Mali. Un kamikaze si è fatto esplodere all’interno della sua macchina in una caserma nell’area di Timiaouine, vicino al Mali. Lo ha comunicato il ministero della Difesa algerino. L’attacco è avvenuto all’ingresso della base a Bordj Badji Mokhtar. Il soldato incaricato dei controlli all’entrata, ha subito capito le intenzioni del terrorista calla guida della vettura. Ha cercato di fermare il veicolo che stava tentando di forzare l’ingresso. Il kamikaze non ha desistito e ha premuto ugualmente il bottone della sua cintura carica di esplosivo, uccidendo sul colpo il militare di guardia e sé stesso.
Finora non è stato reso noto il nome dell’assalitore e l’attentato non è ancora stato rivendicato. Dopo diversi anni è la prima aggressione nel sud del Paese. Certamente l’attacco di oggi è riconducibile alla disponibilità dell’Algeria di partecipare nuovamente alla risoluzione delle crisi attualmente in atto in Libia e nel Sahel.
Già nel 2014-2015 il governo algerino aveva fatto da mediatore tra il governo del Mali e i gruppi ribelli. Il trattato di pace, siglato nel giugno 2015, accordo che non è stato mai rispettato e messo in atto completamente.
L’ultimo attacco suicida contro le forze dell’ordine algerine risale al 31 agosto 2017. Allora morirono 2 poliziotti. Tale attentato era stato rivendicato dall’organizzazione terrorista Etat islamique (EI).
Africa ExPress
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